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Tecniche di pittura - Tutorial illustrato 2
(13 voti)
Written by Leonardo Torricini   
Dopo avere provato vari sistemi, mettendo insieme l'esperienza, i vari suggerimenti di amici e volenterosi sconosciuti, ho adottato questo sistema per pitturare abbastanza velocemente molti soldatini senza sacrificare troppo la qualità finale.
Leggendo nei vari forum mi sembra di capire che sia lo scoglio maggiore nella realizzazione di diorama vasti e affollati.
Questi consigli, probabilmente superflui per gli esperti, forse aiuteranno a velocizzare la produzione e credo possano essere molto utili ai principianti per fare chiarezza e per ottenere comunque risultati di effetto, e comunque migliorare dai soldatini con il "look" troppo giocattolesco.

Si tratta di perdere un po' di tempo nelle fasi iniziali di preparazione, per poi guadagnare dopo nella pittura vera e propria.
In pratica sopra un fondo nero iniziale applico un drybrush bianco per creare luci e ombre subito, che risulteranno visibili da sotto i colori, evitando così un lungo e paziente lavoro con varie tonalità.

Tralascio di trattare quanto riguarda la preparazione dei soldatini, l'argomento è già approfondito in vari forum e tutorial da persone più esperte di me, come anche l'uso di varie preparazioni (primer) per facilitare l'aderenza delle tinte ai soldatini, o la quantità ideale di soldatini da fare in una volta per farli in serie, comunque penso che l'ideale per evitare di annoiarsi e di dimenticare dettagli o tralasciare correzioni sia fra i quattro e i sei alla volta.

Personalmente, sia per i soldatini con la base che per quelli senza o rimossi, io infilo uno spillo nella base o sotto un piede per poterli girare, muovere e capovolgere fra le dita, evitando così di sfregare la pittura fresca e per poter muovere il pennello sempre comodamente per il "verso", ci sono anche altri sistemi, comunque eventualmente OCCHIO AI DITI! Se poi vi bucate non dite che non vi avevo avvertito!

Nelle foto ho scelto tre soldatini che mostrino particolarmente i risultati su stoffa, pelle e armatura.
Ho usato colori acrilici.

1 - Per prima cosa stendo un fondo nero opaco uniformemente su tutto il soldatino.
Ad ogni fase bisogna aspettare che asciughi bene la tinta per evitare che si sciolga sbafando e sporcando quando si passa il colore successivo.
Evito di applicare troppa tinta e stendo bene quella applicata per evitare di "impastare" il modello con eccessi che ricoprirebbero certi particolari.



2 - Sulle parti di metallo do un passaggio di drybrush colore metallico, che tinga le varie parti lasciando le fessure prive di tinta e nere, facendo in modo che la tinta risulti più intensa e riflettente sulle parti sporgenti e su quelle rivolte verso l'alto.
Per chi non lo sapesse, in questa tecnica detta "drybrush" si usa il pennello appena sporco di colore come una spazzola, con un po' di pratica variando l'umidità e la scarsità di tinta si ottengono vari effetti in maniera veloce ed efficace.



3 - Sulle tutte le altre parti un primo passaggio di drybrush bianco a pennello leggermente umido per schiarire le parti sporgenti, lasciando scure le parti infossate e quelle sul lato inferiore.
Cerco di non sporcare le parti metalliche già dipinte per non dovere fare troppe correzioni dopo.
A questo punto i dettagli del soldatino diventano molto visibili ed evidenti, cosa molto utile dopo nella pittura per vedere bene fin dove va un colore e dove ce ne va un'altro.
L'altro aspetto importante è quello che le parti chiare e scure risulteranno visibili in trasparenza da sotto la pittura dando un effetto di luci e ombre.



4 - Un secondo passaggio di drybrush bianco leggermente più ascitto per dare i punti di luce, questo passo può non essere indispensabile, ma migliora sicuramente l'effetto finale senza richiedere molto tempo.



A questo punto inizia la pittura vera e propria. Chiaramente a prescindere dall'abilità, più si è precisi meglio è, saranno migliori i risultati e sarà minore il tempo impiegato in eventuali correzioni.
Ricordatevi che fare certi dettagli senza pennelli adatti è quasi impossibile, mano ferma e occhi buoni aiutano ma per quello si può sopperire abbastanza appoggiandosi bene, comodi, girando il soldatino ed evitando di dover pitturare "contromano", una buona illuminazione e magari anche una lente d'ingrandimento se serve.

5 - Con la tinta marrone molto diluita do un passaggio sulle relative parti tipo pelle, cuoio, legno ed eventuali altre parti di quel colore.
Questa tecnica è detta lavaggio o "wash" e come il drybrush, anche se per l'eccesso di diluizione anziché per l'asciuttezza della tinta, ottiene vari effetti e risparmio di tempo.
I risultati saranno migliori se nonostante la liquidità si evitano eccessi di tinta nelle fessure e nelle cavità, e scarsità sulle sporgenze (che poi sfregate tendono a perdere la tinta scoprendo il fondo sottostante).
Il risultato è quello di macchiare le parti che si colorano senza perdere il chiaro e lo scuro sottostanti, così i dettagli sono automaticamente evidenziati senza doverli ripassare con un'altra tinta.
Cerco di usare tonalità differenti fra un pezzo e un'altro per rendere più naturali e meno ripetitivi i vari modelli.



6 - Con la tinta rosa, piuttosto diluita ma non troppo dato che non è un colore molto coprente, coloro tutte le parti della pelle scoperta come facce, braccia e gambe. Anche in questo caso è bene evitare accumuli in cavità e scarsità sulle sporgenze.
In questo caso il risultato è più coprente ma lascerà comunque intravedere in trasparenza i chiari e gli scuri al disotto.



7 - 8 - Allo stesso modo procedo per gli abiti e le rimanenti parti, variando a volontà la diluizione della tinta a seconda dell'effetto voluto, più asciutto otterrà tinte più uniformi e intense, più diluito tinte più slavate e tenui.
A questo punto il soldatino è colorato e già con un discreto effetto di luce e ombra, e volendo si può considerare già pronto per aggiungere gli eventuali dettagli e particolari più fini, ma un ulteriore tocco che richiede un'attimo lo renderà di maggiore effetto...




9 - Sempre col metodo drybrush do qualche tocco appena sulle parti sporgenti e superiori con un tono più chiaro della tinta sottostante per creare i "punti di luce".
Nei metodi "tradizionali" e più diffusi per creare luci e ombre sui fondi a tinta unita sono necessari molti passaggi di tonalità diversa che richiedono un bel po' di tempo, nel nostro caso sono già presenti e visibili nel chiaro/scuro sotto la tinta.
Volendo si può anche dare un'ulteriore tocco leggerissimo di bianco (non facile da dare in maniera corretta) sulle sporgenze, ma non è indispensabile dato che ottiene uno stile particolare che non a tutti piace.



10 - Ora volendo a seconda dell'abilità e dei gusti si dipingono i dettagli fini, cercando di evitare la necessità di correzioni come sopra, per evitare perdita di tempo e qualità.



Ed ecco il soldatino finito.