Carissimi tutti

Prendendo seriamente l'invito di Andrea e facendo mia la preoccupazione di tanti di voi, di non dimenticare quanto accaduto in Abruzzo, ritorno sull'argomento.

Anche questa volta parto dallo stupore commosso provato in una serata in cui, trovandomi insieme a qualche migliaio di amici, ho ascoltato uno più caro degli altri, Julian Carron, leggere la lettera di un "ragazzo" dell'Aquila che diceva: "Lunedì 6 Aprile è stato il giorno dello sgomento. La prima mossa tra di noi è stata quella di cercarci, rintracciarci e fare la conta. Quindi lo stupore e la gratitudine di essere stati tutti preservati, il primo grande miracolo". E poi:"Cio di cui il mio cuore ha bisogno è presente! Il terremoto lo ha reso presente. Tra le macerie stanno sbocciando dei fiori. Il fiore non è un emozione. E' una cosa presente. Il fiore sono Grazia e Gino (due suoi amici), è mia moglie, i camper che ci hanno donato, la Via Cruscis (era Pasqua) o Teresa che era andata via e dopo un anno e mezzo è tornata per riabbracciarci, don Eugenio, Ugo, Manlio e gli altri della birra e di Rimini"

Ascoltando Marco ho provato una gratitudine mista a vergogna. Grato perchè come lui ho bisogno di incontare uomini e non pensieri per stare nella vita e andare a fondo dei miei bisogni e di quelli di coloro che incontro, vergogna perchè non ho saputo avere la sua chiarezza davanti a quell'avvenimento di dolore ma, vi assicuro, la gratitudine è stata di gran lunga superiore ed è proprio per questo che torno a scrivervi, vincendo l'imbarazzo.

Detto questo sto continuando con le aste per raccogliere fondi e sto provando a collaborare direttamente con il Banco Alimentare. Infatti ho scoperto che su e-bay ci sono regole ferree per le aste di beneficenza e che i privati non possono portarle avanti. Vi terrò informati.

Ringrazio ancora tutti quelli che hanno partecipato come l'amico Anthony dell'Alabama, che ha comprato 300 soldatini, o Diego di Avellino o Emanuele e tutti quelli che mi accompagneranno in questa avventura.

Un caro saluto a tutti

Giovanni