Bellissima la ragazza uzbeka dalle piume di pavone, ma credo sia una errata interpretazione. Quel tipo di copricapo è attribuibile a regnanti eftalite (dopo il IV sec. d.C) e vanno poi a integrarsi, volens nolens, con la tradizione uzbeka. Un po' come il Cristo biondo (o negro), tanto per capirci, o i Buddha con i baffi spioventi alla turca (perchè ritratti da turchi).
L'altra ragazza, quella con la coda alla Mongo Lek di Leone Frollo, anch'essa mi sembra fantasiosa.
Io mi terrei su una classica regina scita: coperta d'oro, capelli sciolti, abbigliamento guerriero identico ai maschi.
Affermo questo sulle basi delle poche note scritte da Erodoto (come al solito, è meglio prendere direttamenti le fonti che la storiografia) nelle quali si dichiara che i Massageti tengono in dispregio i costumi dei Persiani (e quindi un origine iranica del copricapo mi sembra poco probabile).
I Massageti hanno arco e lancia, ed anche ascia bipenne. La loro tecnica di guerra è quella tipica dei popoli delle steppe (attacco di cavalleria leggera che tira frecce, poi si ritrae attirando i nemici in trappola). Combattono a cavallo e a piedi (questi probabilmente dopo i cavalieri).
Lance, punte di freccia e bipenni sono in bronzo, ma in oro e in bronzo sono i pettorali loro e dei cavalli.
Non fanno uso di ferro e d'argento.
Avevano anche usanze che scandalizzavano i greci (che come sappiamo erano bacchettoni per quanto riguarda le donne e fin troppo aperti per quanto riguarda gli uomini). Infatti i Massageti (oltre all'equaglianza degli uomini e delle donne), avevano il piacevole costume di copulare allegramente tra uomini e donne (cosa invisa ai greci).
Altra usanza era quella di mangiarsi coloro morti di vecchiaia con gran banchetti.
E sì, mi sà tanto che le amazzoni volsce progettate da me (e realizzate da Phersu) possono essere utilizzate alla bisogna
. E dire che non avevo proprio pensato ai Massageti
PK