Caro Brenno non sei per niente polemico, anzi.
Ma ritengo, pur senza censurare assolutamente nulla degli errori e delle vergogne compiuti, che ci sia una differenza fondamentale tra gli eserciti occidentali e l'armata rossa nella seconda guerra mondiale.
Per quanto riguarda gli inglesi, fortunatamente ragazzi di di Liverpool, Manchester, Bristol, Londra ecc. ecc. erano presenti nei vari teatri di guerra, se il peso fosse stato adossato solo al commonwealth, non sò come sarebbe andata a finire.
La tragedia dei nippo americani nella seconda guerra mondiale è una vergogna che l'America si porterà sempre dietro, fortunatamente il senso dell'onore e della patria di quei ragazzi che hanno così valorosamente combattuto in Italia e nel Nord Europa, se da un lato risalta l'ignominia con cui loro e le loro famiglie sono stati trattati, dall'altro fanno ben risaltare i valori per cui si combatteva nonostante tutto sotta la bandiera a stelle e striscie.
Come dici tu si potrebbe andare avanti per ore a raccontare annedoti e fatti avvenuti, come quello che voleva che i marines di ritorno in patria dal pacifico venissero tatuati per essere facilmente riconoscibili per la loro "ferocia", cosa fortunatamente stoppata sul nascere dal dipartimento della marina.
per concludere mi fà molto piacere che abbiamo uno scrittore in comune, Vasilij Grossman uno dei miei preferiti e anche lui caduto vittima della censura sovietica per quanto scriveva.
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