Beh...quando io ho fatto il militare ho avuto la convinzione (e non mi si leva più da allora) che fare il militare è (era) veramente qualcosa di incomprensibile. Sarà perchè l'ho fatto in un corpo scelto (non so' ancora da chi
).
Il nonnismo da noi non c'era, perchè eravamo tutti allievi, ma c'erano i super raccomandati. Un mio amico, che fece il militare per spirito di avventura, lo "promossero" d'ufficio in quanto figlio di un giudice potente: e nè lui, nè il padre avrebbero mai fatto o accettato raccomandazioni. Era una cosa così, naturale
Nella caserma in provincia di Napoli ho visto gente piangere come bebè, e sottufficiali imboscati e ignoranti (ma di brutto!) che facevano ogni angheria possibile e si mangiavano il mangiabile.
Cmq, a Livorno ciò dato giù di brutto
e quello che gli altri pagavano a me veniva offerto gratis perchè facevo il deficiente e facevo schiattare di risate le signorine (tegami...và). All'epoca erano tutte italiane, mi pare una vita fa. Una mi cucinò pure il caciucco...ma io ero vegetariano e lei ci rimase male. Ma poi mi sono fatto perdonare con un bel regalo: l'abbonamento al Vernacoliere.
E proprio lì ebbi l'incontro con il Vernacoliere: un amore che dura da più di un ventennio
Ah...inutile dire che in camera mia avevo allestito una mini-postazione per il pitturaggio-soldatinoso
e propagavo il verbo
PK