Nel 1964 cominciarono ad arrivare nel sud Vietnam le prime truppe da combattimento americane, non più dei semplici “consiglieri militari”, ma unità combattenti da affiancare o sostituire le unità dell’esercito sud vietnamita nella lotta contro i viet cong e l’esercito regolare nord vietnamita.
L’uniforme standard dell’us army era OG 107, che si caratterizzava per il nome in lettere nere su sfondo bianco sopra la tasca destra, mentre sopra quella sinistra la scritta us army in lettere gialle su sfondo nero, come si vede nella foto del mitragliere con m-60 postata da Fabio.
Anche le truppe dei marines indossavano la stessa uniforme, senza le scritte e con il logo dei marines, l’aquila e il globo, e la scritta USMC in nero sulla tasca sinistra, più altri capi di abbigliamento datati primi anni ’50.
Va dà se che questa uniforme non era assolutamente adatta per il clima e le condizioni del Vietnam, per cui l’esercito si mise subito a studiare delle soluzioni migliori.
Per avere una idea precisa delle uniformi adottate nei primi tempi vi consiglio di vedere “We were soldiers”.
Nel 1966 venne distribuita alle truppe la nuova Jungle Utility Uniform, in puro cotone e facile ad asciugarsi, la stessa venne data anche ai marines, che però dal 1968 adottarono la ERDL (Engineer Research and Development Laboratori) in quattro toni di colore.
I marines al contrario dell’esercito, non portarono mai distintivi al braccio e anche il loro simbolo inizialmente portato sull’elmetto venne rapidamente fatto togliere.
La mimetica a quattro toni di colore adattata dai marines non venne distribuita anche all’esercito, o meglio era politica di quest’ultimo darla in dotazione solamente ad unità specializzate, come i LRRP o i pathfinder e non alle unità regolari.
Il telino mimetico dell’elmetto era lo stesso sia per l’esercito che per i marines, con l’unica eccezione che quello dei marines si scoloriva con più facilità.
Il resto delle foto postate da Fabio possono essere facilmente riconducibili ad unità dei marines, molto bella quella con l’M-48 nelle strade di Hué nel 1968 durante l’offensiva del Tet.
Da notare che il famoso elastico verde che stava sugli elmetti americani non era in dotazione standard dei marines, ma solo dell’esercito, i fanti di marina americani ovviarono a questa mancanza procurandoseli presso i cugini dell’esercito o utilizzando striscie di camera d’aria da applicare sopra l’elmetto, se avete occasione di vedere foto sul Vietnam noterete questo particolare tipico delle unità dei marines.
Può sembrare strano ma fra le quattro componenti le forze militari americane la cenerentola è sempre stata il corpo dei Marines, periodicamente minacciato di chiusura, ridimensionamento allo stato reggimento o, l’ipotesi peggiore per i marines, inglobato dentro l’esercito. Naturalmente questo divario di trattamento ha avuto le sue conseguenze anche nell’equipaggiamento, vestiario compreso. In particolare le unità combattenti dei marines, dispiegata nella parte settentrionale del sud Vietnam, soffrirono particolarmente della mancanza di equipaggiamento e di mezzi di trasporto, in particolare elicotteri, in quanto la morfologia del territorio imponeva estenuanti marce con un incredibile carico portante sulle schiene dei marines. I marines operando sulla DMZ, la linea di demarcazione fra nord e sud Vietnam vennero in contatto più di ogni altra forza americana con le truppe regolari del nord Vietnam e con la loro artiglieria che regolarmente si produceva in duelli di batteria e controbatteria con quella dei colli di cuoio.
La mancanza di elicotteri di quel periodo, oltre agli scarsi fondi, è da imputarsi alla politica del corpo, che tuttora vuole solo degli ufficiali per pilotare aerei ed elicotteri, mentre nell’esercito si faceva e si fa largo uso di sottufficiali.
Finisco questa mia lezioncina sul Vietnam con la speranza di non annoiare nessuno.
Un saluto a tutti gli amici e colleghi di SoL.
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