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Musici antichi
(3 voti)
Escrito por Leonardo Torricini   

 

Musici Antichi

Un set di vari musici antichi con diversi strumenti musicali.


Ho cercato di fare dei personaggi con vestiti abbastanza generici, in modo da poterli adattare a varie ambientazioni.

Ci sono molte ambientazioni possibili: rappresentazioni teatrali e musicali, feste e banchetti pubblici o privati,
celebrazioni religiose, cortei di trionfo o funebri, e in alcuni casi pure sui campi di battaglia.


 

La musica a vari livelli era diffusa ovunque nell'antichità, alcune culture avevano un autentica passione, addirittura
sfrenata in certi casi.

Gli etruschi credo siano l'esempio più eclatante, a giudicare dall'iconografia e dalle cronache pare che accompagnassero
a suon di musica praticamente ogni attività civile o militare, pubblica o privata… inclusi addirittura i lavori agricoli e
l'allevamento del bestiame!

 

CITAREDI (suonatori di lira, cetra e kitara)

Lire, cetre e kitara sono gli antenati delle moderne chitarre, banjo e mandolini.

Non si sa come si siano evoluti, può darsi che derivino dall'arco, dal bulino o da altri manufatti muniti di legature tese
(è facile accorgersi che pizzicando una corda tesa si produce suono). Ma potrebbe anche essere il contrario, che i vari
utensili derivino da un rudimentale strumento musicale, dato che il loro utilizzo è meno intuitivo.

Pare che i primi modelli a più corde e con cassa armonica siano di origine orientale o egizia, si sono diffusi praticamente
ovunque, soprattutto fra i greci e i romani.

Per realizzare le corde delle cetre (non incluse nei figurini stampati) ho utilizzato un filamento sottile di plastica,
ma volendo si possono usare fili di qualsiasi altro materiale adatto.


AULETI (suonatori di aulos)

I flauti sono probabilmente gli strumenti musicali più antichi, se si esclude le semplici percussioni, ed erano diffusi
praticamente ovunque.

Spesso erano detti tibiae (tibie) perché ricavati da tali ossa, ma potevano essere fatti di canne e altri steli vegetali cavi.


I flauti doppi essendo separati possono essere rimpiazzati con altri strumenti, ad esempio da un flauto di pan.


SUONATORI DI TUBAE

Dalle tube derivano le trombe moderne, anch'esse sono probabilmente di origine orientale e si sono diffuse ovunque.

In origine sembra che fossero utilizzate per segnalazione acustica anziché per la musica e successivamente sviluppate
e trasformate in strumenti musicali. 

Ad esempio gli etruschi pare ne abbiano appreso l'uso dai fenici come segnalatore navale, per poi usarle soprattutto
per fare musica. In seguito le introdussero fra i romani, che poi le svilupparono ulteriormente usandole a livello orchestrale.

Come per i flauti una delle tube può essere sostituita con qualcos'altro dato che è separata dal figurino.


BUCINATOR (suonatori di buccina o cornicem)

Questo strumento deriva dal corno ricurvo, e da esso deriva il moderno trombone.

Il semplice corno ricurvo era diffuso ovunque sin da tempi antichissimi, come le tube in origine era usato
prevalentemente per segnali acustici.

Ad un certo punto qualcuno studiò come realizzarlo in materiale diverso per aumentarne le dimensioni
(e la potenza del suono), allo stesso modo successivamente fu sviluppato ulteriormente e adattato a
scopi musicali.

E così nacquero le buccine (dette anche cornicem).

Alcuni modelli rudimentali piccoli e sottili esistevano già nel periodo ellenistico, ma i primi prototipi
potrebbero essere molto anteriori.

Gli strumenti dei figurini sono del tipo post ellenistico più sviluppato, erano usate prevalentemente
come segnali acustici ma talvolta anche per musica orchestrale, cortei o fanfare.

Erano diffusissime soprattutto nelle le legioni romane, dove il bucinator (suonatore di buccina) era
una figura comune come il signifero con le insegne.

Con una sottile striscia di carta ho aggiunto la stringa centrale alle buccine, magari non è indispensabile
dato che non tutti i cornicem l'avevano, e forse è in posizione scorretta ma mi piaceva l'effetto visivo.


SUONATORI DI TIMPANUM

Non potevano mancare i timpanum, i tamburi.

Anche di questi ne esistevano di svariati tipi, quasi come l'equivalente odierno, dal tamburello alla grancassa
e così via.

Apparentemente l'unica particolarità che ho riscontrato spesso nelle illustrazioni antiche era la scarsa profondità
della cassa confronto agli strumenti moderni.


 

IMMAGINI IN DETTAGLIO