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Iblei, 1941
(14 voti)
Escrito por Fabio Lo Savio   
PREMESSA

In questo diorama ho provato a descrivere un normale spostamento di una squadra di fanteria tedesca di stanza in Sicilia alla fine del 1941. In questo periodo, che precede di quasi due anni lo sbarco delle truppe anglo-statunitensi sulle coste dell'isola, gli alleati tedeschi erano accettati di buon grado dalla gente del luogo, soprattutto nelle aree agricole dell'entroterra.

La scena che ho rappresentato si svolge da qualche parte sull'altipiano degli Iblei, nella splendida area centro-orientale della Sicilia i cui centri più importanti sono Ragusa e Modica. Questa zona, caratterizzata da un intreccio di muretti a secco di pietra bianca che delimitano ogni campo coltivato ed ogni fabbricato agricolo, è la stessa in cui sono ambientati i romanzi polizieschi del Commissario Montalbano.
Gli sconfinati vigneti ed i campi di grano sono punteggiati da ulivi secolari e splendidi carrubi, mentre mandrie di bovini della razza Modicana pascolano nei terreni incolti.

CASOLARE

Il casolare è la "Casale di campagna con portico" della Italeri. Ad essa ho aggiunto i vetri e gli stipiti in legno delle finestre, grondaie e pluviali ed i tipici anelli di pietra fissati alle pareti esterne a cui venivano legati i muli. Vetri e stipiti sono stati realizzati incollando dei listelli di tiglio, quelli usati nel modellismo navale, su quadratini di plastica semirigida trasparente (una scatola per confezionare le camicie fornisce "vetri" per centinaia di finestre!).

Le imposte ed i cornicioni delle finestre sono stati sbozzati in più punti per conferirne un aspetto invecchiato ed eroso da vento e pioggia.

Le grondaie sono di alluminio sottile (1,5 mm) proveniente da una teglia da forno del tipo "usa e getta". Dopo averne tagliato due strisce larghe 5 mm, una per ogni grondaia, le ho avvolte attorno ad un tondino di plasticard da 2 mm di diametro per dar loro la forma semicircolare. Altre strisce (0,5 x 3mm) di alluminio sottile (Domopak), incollate ogni 10mm lungo il corpo principale della grondaia, rappresentano i raccordi.
I pluviali sono stati realizzati con tubicini d'ottone dal diametro di 2mm acquistati in un negozio di modellismo. Oltre ai raccordi, ricavati con lo stesso metodo delle grondaie, degli anelletti di filo di rame sottile costituiscono le graffe di fissaggio alla parete.

Dopo aver dato una colorazione di base color grigio ferro a grondaie e pluviali, ed averli successivamente ombreggiati con nero molto diluito e lumeggiati aggiungendo un pò di bianco al colore di base, ho usato un color bruno-rossiccio per le colature di ruggine.

Gli anelli per legarvi i muli sono stati realizzati con Milliput.

Il casolare è stato quindi incollato su una lastrina rettangolare della ditta Krea riproducente un lastricato in pietra, bordata da una cornice di pietra bianca realizzata con listelli di plasticard da 1mm di spessore.

Nel cortile antistante il casolare è stato inserito un pozzo interamente autocostruito con l'aiuto di alcuni materiali provenienti dal modellismo navale.

TERRENO E MURETTI

Dopo che la base di legno del diorama è stata bordata da una striscia di compensato da 1mm di spessore, sagomata in modo da seguire la futura orografia del suolo, è stato realizzato il terreno in due differenti modi: una colata di gesso per il sentiero ed il cortile del casolare ed uno strato di Das bianco per i terreni incolti ed i vigneti. Il motivo di questa scelta sta nella possibilità di sagomare il Das in modo più irregolare, soprattutto per creare le tipiche cunette sotto i filari di vite e qualche dislivello nel terreno incolto.
La trama irregolare del suolo è stata ricreata passando una spazzola a denti metallici sottili su gesso e Das in fase d'indurimento.

I muretti a secco sono costituiti dai sassolini della lettiera per gatti, incollandoli uno ad uno con supercolla. A tal proposito, suggerisco di versare qualche goccia di colla sulla parte più lucida di un foglio di carta d'alluminio per cucina; questo espediente la manterrà liquida per molto più tempo.

Il cancello è stato realizzato con minuscoli cilindretti e fogli entrambi di plasticard, assemblati sulla base di foto da me scattate agli antichi cancelli della zona. Per ottenere l'effetto intonaco scrostato, i pilastrini del cancello sono stati ritagliati da una lastrina della Krea che riproduce un muro di mattoni; su questi è stato incollato uno strato di carta vetrata a grana fine, che dà l'idea dell'intonaco grossolano. Strappando la carta vetrata in alcuni punti, venivano fuori direttamente i mattoni, come avviene nella realtà.

VEGETAZIONE

Per quanto riguarda la descrizione della vegetazione del diorama, assieme ai muretti a secco, di gran lunga la parte più impegnativa del lavoro, partiamo dalla più piccola per arrivare alla più grande. L'erbetta più piccola di vari colori (verde bruciato, medio, scuro e giallo) è costituita dai fiocchi extra fini della Krea, novità solo da pochissimo tempo in catalogo. Questi fiocchi, che non hanno nulla da invidiare a quelli dell'americana Woodland Scenics (piuttosto difficili da trovare nel nostro Paese) danno, a mio parere, l'idea migliore dell'erbetta incolta nella nostra scala.

I cespugli d'erba secca di taglia media sono della Silflor. Una ditta tedesca che fornisce interi fogli di singoli ciuffi d'erba, ognuno attaccato ad un piccolo supporto trasparente sottilissimo che si attacca con una goccia di colla vinilica. I cespugli d'erba più alti sono formati da tre colori (verde medio, verde scuro e color paglia) d'erba di campo della Noch.
E' preferibile prendere con una pinzetta un intero ciuffo di "erba", immergerne un'estremità nella colla vinilica (non diluita) e metterlo in posizione. Una volta asciutta la colla, si taglia all'altezza voluta; è consigliabile tagliare il ciuffo tenendo la forbice in diagonale, così da conferire un aspetto più naturale al cespuglio.

I fichi d'india sono stati realizzati ritagliando le singole pale in un foglio di plasticard spesso 0,5mm. Incollando le pale con supercolla, si formano piante una diversa dall'altra che, dopo uno strato di primer spray della Tamiya, sono state dipinte a smalto. I frutti sono di stucco Milliput.

Le agavi sono di alluminio proveniente dalla stessa teglia usata per il corpo principale della grondaia.

Le viti e l'albero sono stati realizzati utilizzando la tecnica del fil di ferro attorcigliato, da me descritta nella sezione Tecniche di questo sito (leggi l'articolo).
La corteccia è costituita da uno strato di mastice per mattonelle, ulteriormente irruvidito col taglierino e la spazzola a denti metallici.

Con lo stesso sistema sono stati realizzati il tronco e l'intreccio dei rami del rampicante che risale lungo la facciata del casolare. Le foglie provengono da vari set di fogliame sfuso della Krea e della Heki. Le foglie di vite secche alla base dei tralci sono "Pietrisco piccolo avana" della Krea.



PERSONAGGI

La maggior parte dei personaggi presenti del diorama è della ditta Preiser, che da qualche tempo sta producendo figurini in scala 1/72.

Sono Preiser i soldati tedeschi, i contadini che salutano e tutti gli animali presenti nel diorama (mucche al pascolo, pollame e gatto), ad eccezione dell'asino che percorre il sentiero. Questo (di pura razza ragusana!) ed il suo mulattiere provengono dalla cavalleria messicana della Imex, con numerose modifiche ed aggiunte.

Altri personaggi, provengono dai set Pionieri americani e Pellegrini della Imex. Ad uno di essi, lo spaccalegna, sono stati accostati dei ciocchi già tagliati ed altri da tagliare. Un'altra catasta di legna è addossata ad una parete del casolare.
Tutto il legname è stato realizzato con stuzzicadenti dipinti del colore della corteccia e successivamente sezionati, in modo da lasciare le estremità del colore del legno appena tagliato.