Skip to content
You are here:Home arrow Artículos arrow Armies arrow Il fucile d'assalto MP44 Sturmgewher


Il fucile d'assalto MP44 Sturmgewher
(3 voti)
Escrito por Mario Ragionieri   

Salve amici lettori, ho sempre ritenuto importante che una persona che studia la storia e vuole conoscere a fondo la materia non possa fare a meno di conoscere anche tutto quello che riguarda gli aspetti chiamiamoli "militari" della storia stessa.
L'abbinamento della conoscenza di storia e storia militare permette un quadro decisamente più chiaro degli eventi. Questo è sempre stato il mio punto di forza e come ha ben specificato lo scrittore e giornalista (scrive gli articoli di storia sul "Giornale" e su altre testate) Enrico Nistri, che tra l'altro cura sempre la presentazione dei miei libri, questa conoscenza in me è profonda e dettagliata. Di questo l'ho sempre ringraziato!
Credo importantissimo abbinare come ho detto, i due elementi Storia e storia militare (e per essa intendo conoscenza delle strategie ma anche delle armi ecc) per avere un quadro il più possibile completo della realtà dei fatti.
Detto questo vorrei introdurre una discussione sull'armamento individuale della fanteria tedesca della II GM facendo nel contempo riferimenti agli altri eserciti in campo.
L'esercito tedesco inizia la guerra con le idee chiare su come doveva essere armata la fanteria e il fante per affrontare con buone possibilità di vittoria campagne difficili e dure.
Innanzitutto l'elmetto md. 1918 modificato; sicuramente il migliore per forma e protezione di tutte le fanterie del mondo (per inciso oggi il modello adottato da tutti gli eserciti in Keblar si chiama Fritz model e fu un computer a disegnarlo a fine anni 70 guarda caso proprio il modello che i tedeschi senza uso del computer avevano progettato nel 1918).

L'armamento individuale era costituito dal fucile Mauser 98 (1898) e dal mod accorciato 98 K; da un mitra chiamato MP38/40 e da una mitragliatrice leggera MG34 . Naturalmente nessuna di queste armi poteva dirsi l'arma completa che da tempo la fanteria stava cercando per soddisfare alla esigenza di avere un fucile e che questo potesse operare anche nelle stesse condizioni del mitra.
Il mitra era allora diffuso in tutti gli eserciti ma era chiaro che non poteva sostituire in nessun modo l'arma classica della fanteria cioè il fucile; difettava in due cose essenzialmente: la prima era la scarsa gittata del tiro e la conseguente imprecisione, la seconda era l'eccessiva rapidità con cui si svuotava il caricatore anche quelli con 40 colpi. E' vero era molto utile nei combattimenti urbani e per le truppe speciali come i paracadutisti che necessitavano di armi di poco ingombro. Quando apparvero sembravano aver dato una risposta in senso moderno all'armamento della fanteria aumentandone notevolmente il volume di fuoco ma mise in mostra subito i limiti di impiego che abbiamo detto; pertanto non era l'arma che la fanteria andava cercando per la sua modernizzazione era solo, e fu considerato tale, un passaggio in attesa di una progettazione nuova.
La maggior parte degli eserciti in lotta nella II GM avevano come armamento individuale in dotazione, e restò tale per quasi tutta la guerra, il fucile a "ripetizione" dello stesso modello, magari migliorato ma quasi identico a quello usato nella I GM. Ricordiamo il Mauser 98 e 98 k (sicuramente il miglior fucile a ripetizione mai realizzato), il Lee Enfield inglese, lo Springfield americano, il Carcano Italiano mod 91/41, il Tokarev M38 russo.
Cosa vuole dire la parola ripetizione: semplicemente che ogni volta che si sparava il colpo si doveva ripetere l'azione di caricamento rendendo questo sistema lento e con bassa capacità di fuoco. Il vantaggio principale fornito da questo tipo di arma, che restò a lungo in uso, anche con l'introduzione di nuove armi, per i fucili di precisione dotati di cannocchiale, era la gittata e la precisione del tiro che la rendevano ideale per l'impiego in fanteria.
Il mitra seppur apparentemente più ambito dai soldati non dava mai i risultati del fucile per i limiti sopra detti; si deve fare una eccezione a proposito dei mitra e parlare dell'italiano MAB il quale aveva una buona precisione spesso rovinata da una eccessiva facilità nell'inceppamento il che rendeva l'arma poco affidabile. I tedeschi che ne ebbero grossi quantitativi a disposizione sul fronte italiano e i Romeni stessi temevano proprio questo lato dell'arma italiana; si incepperà?
Brutta cosa quando in combattimento si lotta per la vita o la morte. Comunque nella seconda parte del conflitto, dal 1943 in poi la produzione di fucili fu diminuita e aumentata notevolmente quella dei mitra. Tornando ai fucili il primo vero progresso nell'ammodernamento dell'arma fu introdotto dagli americani che con il Garand ottennero ottimi risultati per tutto il conflitto relegando il fucile a ripetizione ad usi limitati.
Il Garand era un fucile semiautomatico cioè una evoluzione di quello a ripetizione ma dove il caricamento avveniva dopo lo sparo in modo autonomo senza che il soldato dovesse compiere alcuna manovra. Il passo fu notevole per il volume di fuoco , ma il peso dell'arma era ancora eccessivo e comunque se pur accelerato il colpo sparato era sempre singolo e di conseguenza si continuava ad avere un'arma che non aveva il volume di fuoco richiesto. Cosa si cercava in realtà ? si cercava un'arma che pur mantenendo la precisione e le caratteristiche del fucile avesse la possibilità di avere anche un elevato volume di fuoco; insomma colpo singolo e all'occorrenza raffica. L'idea era quella di creare un'arma nuova ed in questo lavoro tutti gli eserciti con più o meno impegno si buttarono nella speranza di costruire un qualcosa che desse le risposte ai quesiti sopra posti.

MP44

Dopo numerosi tentativi e progetti realizzati nasceva così in Germania il primo fucile d'assalto moderno l'MP 44. L'arma denominata MP44 è il risultato di una serie di ricerche e di esperimenti che varie industrie condussero su questa che doveva diventare un'arma rivoluzionaria che avrebbe dovuto nei progetti e nelle intenzioni cambiare il volto della fanteria. I primi prototipi sembra che risalgano al 1941 ma furono approntati 50 pezzi per le prove solo a metà 1942 a causa dei costi elevati della realizzazione dell'arma che crearono molti attriti e incertezze sulla produzione in serie. L'Haenel ricevette l'ordine di consegnare il primo lotto tre mesi dopo la costruzione dei prototipi. Ne furono prodotti circa 10.000 pezzi (ma la cifra non è verificabile) entro il 1943 anno in cui terminò la produzione. Anche la Walther propose la sua arma molto simile a quella Haenel. I fucili furono chiamati MKb 42 (H) H sta per Haenel per distinguerli dal modello Walther Mkb (W).
Il Walther non è molto diverso dall'Haenel; sono pratici e maneggevoli, il caricatore contiene 30 colpi e c'è l'attacco per la baionetta e il tromboncino.

MkB42 H e W

L'impressione di chi la utilizza è quella di un'arma costruita con criterio, pratica senza alcuna concessione alle cose inutili.
Il primo impiego avviene nel 1942 sul fronte orientale quando ad un reparto di soldati del gruppo Sherer rimasto accerchiato dai russi fu paracadutato un certo quantitativo di armi. La fama era assicurata dalla validità con cui l'arma fu impiegata e se non fosse intervenuto Hitler sull'argomento, il fucile sarebbe stato approvato e prodotto subito in grande serie. Le perplessità erano l'alto costo dell'arma in fase di produzione e purtroppo un grande quantitativo esistente di cartucce normali immagazzinato e che non sarebbe stato più utilizzato. Ma alcuni che credevano nell'arma la ribattezzarono MP 43 come se si trattasse di una pistola mitragliatrice o mitra e la produzione sempre di nascosto continuò. Fu deciso di tornare alla carica e di mostrare l'arma per la seconda volta ad Hitler al fine di ottenere il via libera alla produzione in serie, questi non l'autorizzò ma, cosa strana, nonostante il divieto, la produzione andò avanti pur con modesti quantitativi; sembra che a fine 43 ne esistessero 14.000 dei due modelli un quantitativo ridicolo rispetto alle altre armi. Alcuni comandanti di divisione però stufi di ricevere l'arma con il contagocce cheisero ad Hitler di aumentare le forniture ed Hitler infuriato ordinò una inchiesta su chi aveva autorizzato la produzione e sui risultati ottenuti al fronte. I risultati dell'inchiesta furono così favorevoli che il Fuhrer cambiò parere immediatamente; purtroppo era stato perso troppo tempo. Il ritmo produttivo aumentò ma fino al 1945 la disponibilità dell'arma fu sempre esigua presso le unità.
Nel 1944 la denominazione fu cambiata in MP 44 senza sensibili variazioni al modello in produzione. La Mauser (ma arrivò troppo tardi) presentò un modello molto più leggero e con la cartuccia 7,92 corta ormai sperimentata con successo. Cartuccia particolare questa perché fu studiata appositamente per un tipo di arma nuova con accorgimenti che la resero eccellente sotto tutti i punti di vista e che i russi come vedremo copiarono subito prima di riuscire a costruire su questa cartuccia un'arma.
All'MP44 fu finalmente assegnato il nome definitivo (Sturmgewehr 44 cioè fucile d'assalto 44) divenendo così il capostipite di queste nuovissime armi; la scelta di questo nome fu influenzata da ragioni di propaganda e tattiche. Anche se si tratta di un'arma d'attacco della fanteria per il tiro a breve distanza, si deve tenere presente che in quel momento l'esercito tedesco era sulla difensiva su tutti i fronti. I tedeschi con l'introduzione di questo fucile d'assalto si limitarono ad aumentare il volume di fuoco dei reparti rendendone l'azione più efficace poiché in quel momento c'era veramente poco da assaltare con un fucile denominato d'assalto.
L'MP 44 non fu l'unica arma del suo genere ricordiamo qui l'FG42 ad uso dei paracadutisti ma che nel 1945 fu assegnato anche alla fanteria per mancanza di altre armi. L'FG 42, l'MP43 e l'MP44 sono gli unici esempi di fucili d'assalto costruiti durante la seconda G.M. e sono di progettazione interamente germanica.

FG42


Solo la Russia seguì l'esempio iniziando prima a copiare le munizioni ma impiegarono quattro anni per costruire un fucile in grado di spararla; il famoso AK47 il cui successo oggi è forse il miglior riconoscimento al gruppo tedesco che ne ebbe l'idea già dal 1938.

Mario Ragionieri (come al solito accetto le domande che verranno poste)

.

 

.

 

 


Puoi approfondire l'argomento con questi libri consigliati: