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Cavalleria Leggera piemontese nella II^ Guerra di Indipendenza
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Cavalleggero d'AostaLa cavalleria piemontese nel 1859 era composta da quattro reggimenti di Cavalleria di Linea e cinque di Cavalleggeri, costituiti nel 1850 con la trasformazione di due reggimenti di linea (Aosta e Novara) e l'istituzione di tre nuovi reggimenti (Saluzzo, Monferrato e Alessandria).
Ciascun reggimento prevedeva uno Stato Maggiore, quattro squadroni di circa un centinaio di cavalieri più una trentina di ufficiali e sottufficiali, ed uno squadrone di deposito con una ventina tra truppa e ufficiali.

L'uniforme della truppa era costituita da una tunica a doppio petto, del consueto colore turchino scuro, chiusa da nove paia di bottoni in metallo bianco e filettata del colore reggimentale alla base del colletto, lungo il petto ed ai paramani a punta. Le maniche erano chiuse da 4 bottoncini in metallo bianco di cui il primo sul paramano. Era guarnita da spalline in metallo bianco con corte e rigide frange in stoffa bianca. Il colletto, alto e stondato, era ornato da fiamme a tre punte del colore reggimentale.
I pantaloni erano grigio azzurro con due bande laterali blu scuro.
Il copricapo era costituito da un basso keppy simile a quello della fanteria ma più inclinato, con visiera ed imperiale in cuoio nero, coperto di panno e sormontato da una nappina sferica, entrambi del colore distintivo. Sul davanti era ornato da una coccarda tricolore con un cappietto in metallo argentato e dal trofeo dell'arma rappresentato da una cornetta con disco in ottone, sormontata dalla corona.
Sull'uniforme erano indossati un cinturino in cuoio bianco, con fibbia in ferro ornata dalla cornetta in ottone, e una bandoliera -sempre in cuoio imbiancato- ornata da un fregio in panno rosso con il trofeo; alla bandoliera era fissata una giberna in cuoio nero con il medesimo fregio ed un moschettone a cui fissare l'arma.

Reggimento
colore distintivo
Aosta
scarlatto
Novara
bianco
Alessandria
arancio
Monferrato
cremisi
Saluzzo
giallo
tabella dei colori reggimentali

 

In alta uniforme il keppy era ornato da una lungo piumetto di crini neri infilato nella nappina e fissato al lato destro del copricapo, e da cordoni di lana nel colore del reggimento che, partendo dal sesto bottone e passando sotto il braccio destro, giravano intorno al collo tramite un passante scorsoio e venivano fissati alla parte posteriore del colletto, terminando con "racchette" e fiocchi in stoffa fissati ad un gancetto sulla spalla sinistra o al primo bottone.
In tenuta da campagna la tunica era sostituita da una corta giubba monopetto priva di filettature, con controspalline filettate al posto delle spalline, ed il keppy era rivestito da un'incerata color ocra con il trofeo dipinto in bianco. La dotazione prevedeva anche un pastrano grigio azzurro che in campagna poteva essere arrotolato e portato a tracolla da destra a sinistra.

Fig 2 - Cavalleggero Saluzzo


Gli ufficiali vestivano una divisa del tutto simile a quella della truppa, ma di tessuto migliore, con spalline a frange metalliche più lunghe e con cinturino e bandoliera in gallone argentato a righe blu. Inoltre indossavano la tipica fascia azzurra ad armacollo da destra verso sinistra ed il keppy era ornato da una nappina in metallo argentato. Le bande sui pantaloni erano del colore distintivo.
In campagna cinturino e bandoliera erano sostituiti da altri meno pregiati in cuoio nero ed il copricapo veniva rivestito da un'incerata uguale a quella della truppa.

I reggimenti Aosta e Novara erano armati come la cavalleria di linea, con una lancia fornita di banderuola azzurra a coda di rondine, pistolone e sciabola a lama ricurva, con fodero in ferro lucido e dragona di cuoio bianco; i reggimenti Alessandria, Monferrato e Saluzzo con moschetto, pistola e sciabola da cavalleria.

La figura 1 rappresenta un Cavalleggero di Aosta armato di lancia in alta uniforme, mentre la figura 2 mostra un Cavalleggero di Saluzzo con moschetto in tenuta da campagna.

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Le immagini dell'articolo sono state pubblicate su Dadi&Piombo n.17/2004