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Prussian Death's Head Hussars 1812/1815  Hot Propulsé

Note de l'éditeur
8.8
sur 10
Note générale (weighted)
8.8
Sculpting
10.0
Poses
10.0
Accuracy
7.0
Assortment
7.0
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Manufacturer: Waterloo1815
22mm 
Code: AP032
Period: Napoleonico
production: original
Year: 2008
tipologia: cavalry
Poses: 7
Figures: 14
Other items: 14 cavalli su 5 pose
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La ditta italiana estende il suo catalogo con due scatole dedicate alla cavalleria prussiana, due set di Ussari assolutamente inediti che vanno ad arricchire l’offerta di soggetti napoleonici con un prodotto di assoluta rilevanza e che susciterà sicuramente interesse a livello mondiale!
I set sono definiti rispettivamente “Death’s Head Hussars” e “Prussian Hussars”, ma fondamentalmente si tratta di soggetti interscambiabili, come andremo a chiarire, pertanto le due recensioni saranno quasi identiche.

La cavalleria prussiana nelle campagne del 1813-15 contava un reggimento di Ussari della Guardia e 12 reggimenti di Ussari, di cui i primi 2 erano i “Leib Husaren”, anche conosciuti come Totenkopf Husaren (“Ussari della Morte”) per via del fregio a forma di teschio che ornava lo shako.
L’uniforme di tutti i reggimenti di Ussari era sostanzialmente la stessa, caratterizzata da dolman e pelisse, fascia alla vita, sabretache e shako; a marcare le differenze tra i vari reggimenti erano i colori di lacci, cordelline, bottoni, pellicce e pennacchi, oltre –naturalmente- il fregio dello shako.
Pertanto i due set, al di là della denominazione riportata sulla confezione, possono facilmente integrarsi fra loro consentendone un uso alquanto flessibile, poiché le differenze sono facilmente rimediabili.

Dal punto di vista storico il set è sufficientemente accurato. Alcuni elementi però non hanno trovato riscontro nelle fonti a nostra disposizione: volendo raffigurare un reparto in assetto da campagna (d’altronde le pose raffigurano tutti cavalieri in combattimento) sarebbe stato più corretto coprire gli stivali alla ungherese con i calzoni, raffigurare lo shako rivestito con il telo impermeabile ed eliminare la pelisse (non ci è stato possibile trovare raffigurazioni di Ussari in combattimento che la indossassero a tracolla, ma non è da escludere al 100%). Di fatto, operando con dello stucco o anche della semplice colla vinilica passata a pennello, è semplice intervenire sui primi due elementi, rendendo i figurini molto simili agli altri Ussari e trasformando questo set in una estensione dell’altro in modo da garantire una maggiore varietà di pose ai nostri squadroni.
Il problema della pelisse invece non è facilmente risolvibile, ma considerando il fascino di questo capo di vestiario e la bellezza dei pezzi dipinti si può tranquillamente sorvolare sul problema considerandolo alla stregua di una “licenza poetica”… D’altra parte anche coprire il minuscolo teschio perfettamente scolpito in rilievo sugli shako sarebbe un vero peccato!
In questo caso –ma è un parere assolutamente personale- forse è stato meglio sacrificare leggermente la correttezza uniformologica in favore di una apparenza "da ordinanza", ma sicuramente più affascinante.
Purtroppo nessuna figura è dotata di moschetto.

Le pose sono piuttosto usuali e sicuramente poco numerose, ma più che adeguate per delle truppe di cavalleria leggera in azione e in generale non mancano di una certa dinamicità grazie anche alle pelisse svolazzanti…
Non ho trovato alcuna informazione né illustrazione raffigurante il portabandiera, quindi non posso esprimermi sulla correttezza di questa figure: il decoro inciso sulla bandiera però sembra essere corretto.

La scultura è di ottima qualità, corretta anatomicamente e ricca di dettagli per la gioia dei pittori più esperti; gli atteggiamenti sono convincenti e particolarmente riusciti risultano i volti dei figurini che mostrano delle espressioni realistiche.
I cavalli sono bellissimi, le immagini parlano da sole, ed i figurini vi si adattano senza problemi. Da notare che sono esattamente gli stessi del set “gemello”.
L’esperienza dello scultore unita alla grande perizia tecnica della Italeri, che si è occupata della realizzazione degli stampi, hanno consentito di realizzare figure praticamente perfette, con dettagli ben evidenti, prive di sottosquadri e senza alcuna sbavatura di rilievo. L’unica cosa che poteva essere realizzata con maggiore accortezza è l’attacco dei figurini agli sprue: nella maggior parte il collegamento avviene all’interno delle gambe, rendendo poco evidenti eventuali tagli malaccorti, mentre per quelli collegati nelle parti esterne e a livello dello shako bisognerà prestare maggiore attenzione per non rischiare di rovinare le superfici. La plastica è piacevolmente rigida.
Fortunatamente, lo stile della scultura e le proporzioni rendono questi soldatini perfettamente compatibili con gli Esci ed i primi Italeri.

In definitiva, si tratta di un set ben realizzato e sicuramente consigliato per un impiego da wargame o per piccoli diorami. Le pose non sono tantissime, ma è da considerarsi imprescindibile l’acquisto di entrambi i set per aumentare la varietà, anche se saranno necessari piccoli adattamenti alle uniformi per accostare figure dei due set nelle stesse basette.
In ultima analisi ci appare forse eccessiva la scelta di realizzare due set distinti, ciascuno con sole 7 pose: riunendo il gruppo comando si sarebbe ben potuto realizzare un unico set con 12 pose, magari su due sprue in modo da evitare eccessive duplicazioni del gruppo comando (un difetto purtroppo sempre più comune in tutte le recenti produzioni) , lasciando all’acquirente la scelta del reparto da raffigurare tramite la semplice colorazione… In ogni caso, meglio due scatole che nessuna!!

L’ultima nota riguarda una particolarità dell’illustrazione di copertina: le immagini di Rava sono eccezionali come sempre, ma nella scatola degli Ussari della Morte i cavalieri sono raffigurati con l’incerata sullo shako, mentre in quella degli Ussari “normali” è raffigurato lo shako senza copertura… esattamente il contrario di quanto contenuto! Evidentemente le illustrazioni sono state realizzate prima che le sculture fossero disponibili.

Si ringrazia la Waterloo1815 per aver fornito il materiale per la recensione.
 



La ditta italiana estende il suo catalogo con due scatole dedicate alla cavalleria prussiana, due set di Ussari assolutamente inediti che vanno ad arricchire l’offerta di soggetti napoleonici con un prodotto di assoluta rilevanza e che susciterà sicuramente interesse a livello mondiale!
I set sono definiti rispettivamente “Death’s Head Hussars” e “Prussian Hussars”, ma fondamentalmente si tratta di soggetti interscambiabili, come andremo a chiarire, pertanto le due recensioni saranno quasi identiche.

La cavalleria prussiana nelle campagne del 1813-15 contava un reggimento di Ussari della Guardia e 12 reggimenti di Ussari, di cui i primi 2 erano i “Leib Husaren”, anche conosciuti come Totenkopf Husaren (“Ussari della Morte”) per via del fregio a forma di teschio che ornava lo shako.
L’uniforme di tutti i reggimenti di Ussari era sostanzialmente la stessa, caratterizzata da dolman e pelisse, fascia alla vita, sabretache e shako; a marcare le differenze tra i vari reggimenti erano i colori di lacci, cordelline, bottoni, pellicce e pennacchi, oltre –naturalmente- il fregio dello shako.
Pertanto i due set, al di là della denominazione riportata sulla confezione, possono facilmente integrarsi fra loro consentendone un uso alquanto flessibile, poiché le differenze sono facilmente rimediabili.

Dal punto di vista storico il set è sufficientemente accurato. Alcuni elementi però non hanno trovato riscontro nelle fonti a nostra disposizione: volendo raffigurare un reparto in assetto da campagna (d’altronde le pose raffigurano tutti cavalieri in combattimento) sarebbe stato più corretto coprire gli stivali alla ungherese con i calzoni, raffigurare lo shako rivestito con il telo impermeabile ed eliminare la pelisse (non ci è stato possibile trovare raffigurazioni di Ussari in combattimento che la indossassero a tracolla, ma non è da escludere al 100%). Di fatto, operando con dello stucco o anche della semplice colla vinilica passata a pennello, è semplice intervenire sui primi due elementi, rendendo i figurini molto simili agli altri Ussari e trasformando questo set in una estensione dell’altro in modo da garantire una maggiore varietà di pose ai nostri squadroni.
Il problema della pelisse invece non è facilmente risolvibile, ma considerando il fascino di questo capo di vestiario e la bellezza dei pezzi dipinti si può tranquillamente sorvolare sul problema considerandolo alla stregua di una “licenza poetica”… D’altra parte anche coprire il minuscolo teschio perfettamente scolpito in rilievo sugli shako sarebbe un vero peccato!
In questo caso –ma è un parere assolutamente personale- forse è stato meglio sacrificare leggermente la correttezza uniformologica in favore di una apparenza "da ordinanza", ma sicuramente più affascinante.
Purtroppo nessuna figura è dotata di moschetto.

Le pose sono piuttosto usuali e sicuramente poco numerose, ma più che adeguate per delle truppe di cavalleria leggera in azione e in generale non mancano di una certa dinamicità grazie anche alle pelisse svolazzanti…
Non ho trovato alcuna informazione né illustrazione raffigurante il portabandiera, quindi non posso esprimermi sulla correttezza di questa figure: il decoro inciso sulla bandiera però sembra essere corretto.

La scultura è di ottima qualità, corretta anatomicamente e ricca di dettagli per la gioia dei pittori più esperti; gli atteggiamenti sono convincenti e particolarmente riusciti risultano i volti dei figurini che mostrano delle espressioni realistiche.
I cavalli sono bellissimi, le immagini parlano da sole, ed i figurini vi si adattano senza problemi. Da notare che sono esattamente gli stessi del set “gemello”.
L’esperienza dello scultore unita alla grande perizia tecnica della Italeri, che si è occupata della realizzazione degli stampi, hanno consentito di realizzare figure praticamente perfette, con dettagli ben evidenti, prive di sottosquadri e senza alcuna sbavatura di rilievo. L’unica cosa che poteva essere realizzata con maggiore accortezza è l’attacco dei figurini agli sprue: nella maggior parte il collegamento avviene all’interno delle gambe, rendendo poco evidenti eventuali tagli malaccorti, mentre per quelli collegati nelle parti esterne e a livello dello shako bisognerà prestare maggiore attenzione per non rischiare di rovinare le superfici. La plastica è piacevolmente rigida.
Fortunatamente, lo stile della scultura e le proporzioni rendono questi soldatini perfettamente compatibili con gli Esci ed i primi Italeri.

In definitiva, si tratta di un set ben realizzato e sicuramente consigliato per un impiego da wargame o per piccoli diorami. Le pose non sono tantissime, ma è da considerarsi imprescindibile l’acquisto di entrambi i set per aumentare la varietà, anche se saranno necessari piccoli adattamenti alle uniformi per accostare figure dei due set nelle stesse basette.
In ultima analisi ci appare forse eccessiva la scelta di realizzare due set distinti, ciascuno con sole 7 pose: riunendo il gruppo comando si sarebbe ben potuto realizzare un unico set con 12 pose, magari su due sprue in modo da evitare eccessive duplicazioni del gruppo comando (un difetto purtroppo sempre più comune in tutte le recenti produzioni) , lasciando all’acquirente la scelta del reparto da raffigurare tramite la semplice colorazione… In ogni caso, meglio due scatole che nessuna!!

L’ultima nota riguarda una particolarità dell’illustrazione di copertina: le immagini di Rava sono eccezionali come sempre, ma nella scatola degli Ussari della Morte i cavalieri sono raffigurati con l’incerata sullo shako, mentre in quella degli Ussari “normali” è raffigurato lo shako senza copertura… esattamente il contrario di quanto contenuto! Evidentemente le illustrazioni sono state realizzate prima che le sculture fossero disponibili.

Si ringrazia la Waterloo1815 per aver fornito il materiale per la recensione.
 


Links esterni e bibliografia:

Organizzazione ed uniformi su Napoleon, His Army and Enemies
Osprey Publishing: Prussian Cavalry of the napoleonic wars (2)


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5 personnes sur 7 trouvent cette opinion utile.

.

Opinions des membres

Note moyenne de: 4 membre(s)

Note générale (weighted)
8.6
Sculpting
9.5
Poses
7.8
Accuracy
8.8
Assortment
8.0
 

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Note générale (weighted)
8.9
Sculpting
10.0
Poses
9.0
Accuracy
8.0
Assortment
8.0
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toysoldiers
Ecrit par toysoldiers
Top 10 Evaluateur
07-11-2008
0 personnes sur 1 trouvent cette opinion utile.

Non male

Note générale (weighted)
9.0
Sculpting
10.0
Poses
9.0
Accuracy
9.0
Assortment
7.0
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Hussar15
Ecrit par Hussar15
Top 10 Evaluateur
03-10-2008
2 personnes sur 3 trouvent cette opinion utile.

È un set davvero ben fatto,il livello di scultura è peragonabile a quello dela italeri,Esci e anche Zvezda;le pose non sono davvero niente male,molto varie ed apprezzo molto il figurino che sguaina la sciabola dal fodero.anche le pose dei cavalli sono ottime,7 pose abbastanza varie tra loro.
Non vedo l'ora che esca il set degli ufficiali Napoleonici.

Note générale (weighted)
8.8
Sculpting
9.0
Poses
8.0
Accuracy
10.0
Assortment
8.0
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SalGrav
Ecrit par SalGrav
Top 10 Evaluateur
03-10-2008
2 personnes sur 3 trouvent cette opinion utile.

Molto belli, ottimi i dettagli, per quanto concerne le pose molto meglio dei crociati italeri che hanno 5 pose, in generale per la cavalleria le pose sono 7-9, solo la strelets-z usa più pose, ma la qualità nn è eccelsa.

Note générale (weighted)
7.6
Sculpting
9.0
Poses
5.0
Accuracy
8.0
Assortment
9.0
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baseball
Ecrit par baseball
Top 10 Evaluateur
02-10-2008
1 personnes sur 1 trouvent cette opinion utile.

Pierini ha fatto un bel colpo (anche se, non so se vero, c'entra Italeri nella produzione): due set di cavalieri prussiani così non hanno eguali per qualità della scultura, stampa e scelta delle pose, nonchè per l'originalità dei soggetti (gli ussari della Morte son noti, eppur mai riprodotti). Sono però poche le pose e dunque poco utili per diorami o war gamers. In ogni caso, trattasi di due set veramente belli.
Iorik


 

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