10 dicembre 2010

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14 aprile 2006

BREVE STORIA DI UNA COLLEZIONE IN ROSSO E BLU - Capitolo I

Nei primi giorni di Novembre, quasi 15 anni fa, ho comprato questa cartolina su una bancarella... ricordo ancora il prezzo della mia numero uno: 23.000 lire italiane: I risparmi di alcune settimane di paghette di mamma e papà. Da quel giorno, il piccolo Giorgio ha scoperto una nuova passione, studiare la Storia dell'Arma attraverso le immagini delle produzioni giunte fino ad oggi. Dopo alcuni mesi arrivò la seconda, poi la terza, la quarta e così via... fino a decidere di vendere le cartoline dell'arma di cavalleria che da alcuni anni mettevo da parte. Oggi posseggo circa 300 cartoline dedicate alla Benemerita, dalle Legioni Territoriali alle missioni in terra straniera, da quelle generiche propagandistiche a quelle ricordo, comuni e rare, certe rarissime, alcune anonime, altre invece portano la firma di illustri pittori come Tafuri, Ezio Anichini, Boccasile, Pisani, Beltrame, e tanti altri. Tutti pezzi originali di storia dell'Arma, dal lontanissimo 1895 al lontano 1945. Tutti pezzi provenienti da vecchi bauli, cassetti dimenticati, vecchie e logorate soffitte, bancarelle dei mercatini di paese, mostre di filatelica, fiere specializzate, case d'asta di nota fama ed infine internet finiti tutti dentro grossi raccoglitori nella mia libreria. Ogni cartolina racconta qualcosa di diverso, dall'immagine alle parole scritte dietro da chissà quali persone e circostanze. Un pezzo di Storia dell'Arma, d'Italia e di qualcuno che gelosamente custodisco ed ora propongo a tutti voi.
Molte delle eventuali note sono liberamente tratte e riportate dal libro "Cartoline storiche dei Carabinieri 1895 - 1935" edito a cura del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri nel 1985, oltre che da vari Calendari storici dell'Arma (in particolare quello del 1990, dedicato alle cartoline) e a documenti e testi vari sulla storia della benemerita.

13 aprile 2006

1. LE PRIMISSIME...

Pubblicata nel 1899, la cartolina faceva parte di una serie dedicata alle specialità dell'esercito italiano. l'edizione era ufficiosa nel senso che non faceva capo a nessun Comando dell'Arma.

12 aprile 2006

2. LEGIONE ALLIEVI CARABINIERI REALI

Questa è la quinta cartolina edita dalla Legione Allievi Carabinieri di Roma. Realizzata nel 1902 dall'officina Arti Grafiche Napoletana su bozzetto del pittore Paolo Calabria.
Questa invece è la variante
bicolore a rilievo. Esemplare
non datato.

11 aprile 2006

3. PASTRENGO 1848

Anche questa fa parte di una serie dedicata alle varie specialità dell'esercito, molto diffusa. Databile alla fine dell'800, la cartolina riprodotta, di autore ignoto, ci propone una bella versione pittorica della carica di Pastrengo e il ritratto del fondatore del "Corpo" dei Carabinieri: Sua Maestà Vittorio Emanuele I°. Edizione Wild e C., Milano

10 aprile 2006

4. CORAZZIERI 1878 - 1900

Anche questa fa parte della serie sopra descritta dedicata alle varie specialità dell'esercito Databile alla fine dell'800, la cartolina riprodotta, di autore ignoto, ci propone una bella versione pittorica della rivista al Macao e il ritratto dell'allora regnante Sua Maestà Umberto I°, il Re Buono. Edizione Wild e C., Milano

09 aprile 2006

5. SQUADRONE CARABINIERI GUARDIE DEL RE

Trombettiere a cavallo in grande uniforme dei Corazzieri. L'edizione figura nei cataloghi come pubblicata nel 1902, ma le date di spedizione rinvenute manoscritte in alcuni esemplari da anonimi mittenti e la cifra reale "U" della gualdrappa ricordante il nome di S.M. Umberto I°, farebbero risalire la produzione almeno al 1900, anno in cui fu barbaramente ucciso il sovrano a Monza dall'anarchico Bresci. Edizioni Kunzli, Zurich.

07 aprile 2006

6. CARTOLINE RAFFIGURANTI CARABINIERI

Numerose, come già detto, sono state le pubblicazioni di cartoline militari con figure di Carabinieri, come questa del "Corpo d'Armata di manovra". Il bozzetto, non firmato, fa pensare alla mano di Quinto Cenni, famosissimo pittore di inizio secolo 900, pittore della maggior parte di tavole illustrative le uniformi del Regio Esercito da metà 800 in poi. Edizioni Kunzli, Zurich.

06 aprile 2006

7-8-9. SERIE "ESERCITO ITALIANO - CARABINIERE"

Anche queste fanno parte di quelle cartoline generiche con a tema i Carabinieri come corpo del Regio Esercito Italiano (R.E.I.). al momento ne posseggo solo 3 e non ho ulteriori notizie. Risalgono tutte ai primi anni 20 del 1900. Edizioni AGM DEBOSE'.
Molte le serie come questa che ho incontrato lunco il mio cammino di collezionista. I vari esemplari li pubblicherò di seguito.

CENNI DI STORIA 1: LE LEGIONI TERRITORIALI DEI CC.RR.

05 aprile 2006

10. LEGIONE TERRITORIALE CC.RR. ANCONA

La Legione Carabinieri di Ancona aveva nel 1902, data di pubblicazione della cartolina, giurisdizione sulle province di Pesaro, Macerata, Chieti, Ascoli, Teramo, Foggia e Campobasso. la cartolina presenta infatti tutta l'araldica dei comuni inglobati nella Legione. Il bozzetto è del pittore U. Topi; litografia G. Gussoni, Milano

04 aprile 2006

11. LEGIONE CARABINIERI REALI DI TORINO

E' la prima cartolina edita dalla Legione Carabinieri di Torino, nel 1902. Vi figurano una scorta d'onore dei Carabinieri, la collina di Superga e l'episodio del carabiniere Giovanni Scapaccino, prima Medaglia d'Oro al Valor Militare dell'Arma. Opera del pittore A. Dalbesi; litografia Doyen, Torino

03 aprile 2006

12. LEGIONE CC.RR. DI NAPOLI

Sempre nel 1902, appare per la prima volta questa fortunata cartolina, che può vantare ben 22 edizioni, con particolari varianti e diversi. Il mio esemplare che riproduco, contiene, oltre alla ormai nota Carica di Pastrengo, la variazione più rilevante rispetto al bozzetto originario del disegnatore Ricciardi, ovvero la veduta di Napoli. Si noti inoltre lo stemma con i leoni che custodiscono lo scudo Savoia: lo stesso simbolo appare in argento sulle fibbie delle cinture e bandoliere ottocentesche dei Carabinieri Reali.

02 aprile 2006

13. LE LEGIONI TERRITORIALI CC.RR.

Siamo sempre nel 1902; Le 11 Legioni Carabinieri vengono così ricordate in questa cartolina dagli stemmi araldici delle relative città. Nei piccoli nastri, tra le foglie d'alloro, sono presenti le date delle azioni di guerra a cui l'Arma ha partecipato attivamente. Di autore ignoto, conosciamo però il produttore.: Tipografia Litografia A. Dal Re e C. Succ. Pizzoletti, editori in Modena... le Legione sono:
Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Palermo,Firenze, Roma, Torino, Verona.

01 aprile 2006

14. LEGIONE CC.RR. VERONA

Nel 1902 la disciolta Legione Carabinieri di Verona esordì con questa cartolina, considerata oggi rarissima nel campo dell'editoria militare. E' opera di un non meglio identificato pittore Federico, realizzata dalla litografia Federico Lobetti Bodoni di Cuneo, il cui titolare potrebbe essere l'autore del bozzetto. Si notino i nomi delle provincie di giurisdizione di questa Legione: Belluno, Udine, Verona, Padova, Rovigo, reviso, Vicenza, Venezia e Mantova.

31 marzo 2006

15.LEGIONE CC.RR DI VERONA (VARIANTE)

In questo esemplare è stato applicato nell'angolo inferiore sinistro l'immagine fotografica del carabiniere che spedì la cartolina... Un tempo si usava applicare microfoto, bolli chiudilettera, sigilli e simili per personalizzare la cartolina.

30 marzo 2006

16. REGIO CORPO TRUPPE COLONIALI - CC.RR.

Rara cartolina della Compagnia Carabinieri Reali dell'Eritrea del 1902. Sull0 sfondo di un'amba (collina), due carabinieri su cammello e un ascaro ( truppe indigene inquadrate nel regio esercito): sulla sinistra, trofeo con scudo abissino. Bozzetto di A. Dalbesio, stampa della litografia Doyen, Torino. Per quanto riguarda la storia dell'Arma all'estero, vi rimando a visitare il sito ufficiale dei Carabinieri al link che potete trovare all'inizio di questo blog.

27 marzo 2006

17. R. CORPO TRUPPE COLONIALI - IL COMANDANTE

Variante della cartolina sopra descritta, con bollo adesivo applicato de "Il Comandante del R. Corpo di Truppe Coloniali". Cartolina molto rara.

26 marzo 2006

CENNI DI STORIA 2: LA LEGIONE ALLIEVI

Con Decreto del 24 gennaio 1861, come è stato ricordato, le 14 Legioni Carabinieri istituite vennero indicate con un numero progressivo. La Legione Allievi, contraddistinta come la 14a, in realtà fu la prima a nascere e ad essere organizzata. Essa risale infatti al 16 febbraio 1861, in sostituzione del preesistente «Deposito Allievi», di cui ereditò anche la sede, la storica Caserma Cernaia di Torino. La funzione che la Legione 14a doveva assolvere era quella di formare le nuove leve nella scia della più rigorosa tradizione del «Corpo» dei Carabinieri, per alimentare gli effettivi delle Legioni Territoriali chiamate ad un più vasto ed organico impegno dopo la costituzione del Regno d'Italia. La Legione Allievi venne trasferita a Roma il 10 ottobre 1885, ove era stata espressamente costruita la grandiosa Caserma che ancora oggi ospita la Scuola Allievi, attuale organo di formazione dei Carabinieri. Nel 1890 la Legione aveva una forza complessiva di 2.759 uomini, di cui 45 ufficiali, 314 sottufficiali e carabinieri e 2.400 allievi.

18. LEGIONE REALI CARABINIERI DI CAGLIARI

Il nuraghe al centro dell'immagine e gli stemmi delle città sarde ci dicono subito che siamo nella giurisdizione della Legione CC.RR. di Cagliari. La cartolina, di autore ignoto, mostra il particolare coprinuca in dotazione ai Carabinieri nell'isola sarda. Interessante il particolare dei fogli in basso a destra che racconta con le relative date, la storia della Legione, ancora prima della fondazione dell'Arma (1814). Litografia Doyen, Torino.

24 marzo 2006

19.LA TERRITORIALE - GENERICA

L'organizzazione territoriale dell'Arma è completata in questa cartolina dall'inclusione della Legione Allievi e dei distaccamenti di Creta e dell'Asmara. La cartolina, di autore ignoto, ha avuto ben 5 edizioni a partire dal 1902. I dati che sappiamo da questo esemplare, purtroppo non viaggiato, sono le denominazioni esatte delle 12 Legioni e dei due Distaccamenti. Non sappiamo però a quale edizione appartenga, poichè tutte erano già presenti nel 1902 - 1906.

23 marzo 2006

20. LEGIONE CARABINIERI REALI DI MILANO

Cronologicamente questa risulta essere la prima cartolina, tra le numerosissime pubblicate, edita dalla Legione Carabinieri di Milano, anch'essa datata 1902 come le molte già viste in precedenza. Il pittore Dalbesio ne ha realizzato il bozzetto per la litografia Doyen di L. Simonetti - Torino.

22 marzo 2006

21. LEGIONE CARABINIERI REALI DI BARI

Nel 1903 la Legione di Bari ha voluto ricordare con una cartolina il capitano Cav. Chiaffredo Bergia, Medaglia d'Oro al Valor Militare (M.O.V.M.), che svolse gran parte della propria attività di servizio in territorio pugliese. Molto spesso nelle cartoline della legione apparirà l'immagine o il riferimento al capitano. Bozzetto del pittore T. Guerra, Lit. A. Cantarella, Milano.

21 marzo 2006

22. LEGIONE TERRITORIALE CC.RR. DI BOLOGNA

Prima fra le cartoline edite dalla Legione Bologna, riproduce incisa nel cippo la famosa quartina de "La rassegna di Novara"del Nigra. Edita nel 1902, la cartolina è stata ristampata ben 10 volte, con piccole variazioni, fino al 1912. Era stata ricavata da un acquerello di R. Franzoni; Stabilimento Bonetti, Milano

20 marzo 2006

23. ARMA DEI CARABINIERI REALI - LEGIONI TERRITORIALI

Cartolina raffigurante le delimitazioni delle territoriali delle 11 Legioni Carabinieri (manca la Legione Allievi) esistenti agli albori del 1900. Malgrado la ricchezza di elementi e di fregi, la cartolina è ufficiosa, edita da un privato su bozzetto di V. d'Accinni.; Lit. Doyen, Torino. Notare però i due ritratti, del Mar. Gasco Cav. Lorenzo e del Capitano Borgia Cav. Chiaffedro. Quest'ultimo appare quasi sempre su tutte le cartoline della Legione Bari. Notare anche tutti gli stemmi delle città che ospitavano i Comandi delle Legioni.

19 marzo 2006

24. ARMA DEI CARABINIERI REALI

Eccola qui, la mia n°1, come la monetina di Paperone... Questa cartolina generica sui Carabinieri rappresenta la verifica di un "incontro di corrispondenza" fra pattuglie di Carabinieri a Piedi da parte di un Ufficiale a cavallo. E' opera del pittore Walter Rinaldi; la stampa è stata eseguita dallo stabilimento A. Marzi di Roma. Si noti la granata con la cifra VE (monogramma reale) in basso a sinistra, stampigliata in rilievo.

CENNI DI STORIA 3: LA LEGIONE ROMA

Il contingente dell'Arma che aveva partecipato alla conquista di Roma, avvenuta il 20 settembre 1870, era costituito da 150 uomini. Questi avevano il compito, oltre che di polizia militare, di assicurare l'ordine pubblico subito dopo l'occupazione, di neutralizzare eventuali reazioni e garantire l'ordinato insediarsi del corpo di spedizione. Fra una popolazione scarsamente abituata al rispetto dei codici, i Carabinieri ebbero presto un ruolo decisivo nell'imporre le nuove norme di pubblica sicurezza, riuscendo ad operare in una sola settimana 192 arresti per reati comuni o per brigantaggio. Costituitosi subito nella città di Roma un "Comando Superiore dei Carabinieri Reali nella Provincia Romana", dal 18 dicembre 1870, unitamente a tutti i comandi istituiti nel frattempo nel Lazio, esso fu messo alle dipendenze della Legione Firenze; ma col trasferimento a Roma - divenuta intanto capitale - dei supremi organi dello stato, fu ravvisata l'opportunità di crearvi una Legione Carabinieri, che iniziò ufficialmente la sua vita il 1° gennaio 1874, con una giurisdizione estesa sulle province di Perugia, Macerata, Ascoli Piceno, Aquila e Ancona, oltre che naturalmente su tutto il Lazio. Un suo ridimensionamento avvenne nel 1877 con la cessione dei territori umbri e marchigiani, ma con l'acquisizione di Teramo, Chieti, Campobasso e Foggia. Un ulteriore assetto lo ricevette nel 1885 riacquisendo la giurisdizione sulla provincia di Perugia e cedendo alla risorta Legione Ancona le Divisioni di Chieti e Foggia, cosicché nel 1890 la Legione Roma comprendeva le Divisioni di Roma interna, Roma esterna, Perugia e Aquila. Il suo organico era costituito da 2.217 uomini di truppa, 61 ufficiali e 454 cavalli.

10 aprile 2003

CENNI DI STORIA 11: LA LEGIONE CAGLIARI

Indubbiamente la Sardegna, insieme col Piemonte, è la regione italiana in cui il servizio dei Carabinieri risale ad epoca più remota. Infatti con Regie Patenti del 12 ottobre 1822 venne decretato che il servizio di pubblica sicurezza nell'isola, precedentemente assolto dal «Corpo dei Cacciatori Reali di Sardegna», venisse disimpegnato dai Carabinieri di Terraferma, cioè del Piemonte. La decisione s'inquadrava in un più vasto riordinamento del Corpo, che proprio quattro giorni più tardi ricevette un «Regolamento Generale» rimasto fondamentale per gli sviluppi successivi dell'Istituzione. La presenza dei Carabinieri in Sardegna durò poco più di dieci anni. Nel marzo 1832 venne infatti creato un Reggimento denominato «Cavalleggeri di Sardegna» col quale i Carabinieri convissero fino all'aprile del 1833, quando lasciarono definitivamente l'isola. Vi fecero ritorno il 1° luglio 1853, costituendovi un «Corpo di Carabinieri Reali di Sardegna» posto al comando del Colonnello Antonio Martino Massidda, ripartito su di uno Stato Maggiore, due Divisioni (Cagliari e Sassari) e 6 Compagnie. Con tale struttura venne costituita la Legione Cagliari (la 3a) in data 16 agosto 1861, che così pervenne al 1890 forte di 1.190 uomini di truppa, 34 ufficiali e col maggior numero di cavalli assegnati ad una Legione, ben 689.

CENNI DI STORIA 10: LA LEGIONE BOLOGNA

Risale anch'essa, come quella di Ancona, al 1° giugno 1861, con l'attributo di 5a. Le sue radici, comunque, vanno cercate negli avvenimenti storici che, nel 1859, portarono all'annessione delle varie province emiliane e romagnole al Regno Sardo-piemontese. Infatti, la Divisione Carabinieri di Parma venne costituita il 21 giugno di quell'anno, assorbendo interamente gli elementi del disciolto Corpo dei Dragoni parmensi. A Modena avvenne altrettanto. Per coadiuvare l'azione del Commissario Regio Farini, venne inviato sul posto il Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Formenti, che trasformò la Guardia municipale, derivata dal soppresso Corpo dei Dragoni, nella Divisione Carabinieri di Modena, nata ufficialmente in coincidenza con l'annessione dell'Emilia al Piemonte. In Romagna, abbandonata dalle truppe pontificie 1'l l giugno 1859, i Dragoni e i Gendarmi confluirono nel nuovo Corpo dei Veliti, che prese poco più tardi il nome di «Carabinieri delle Romagne». Con l'annessione delle Romagne al Piemonte, da quel Corpo presero origine le Divisioni Carabinieri di Bologna e Forlì. Nel trentennio successivo la Legione Bologna ha più volte assorbito o ceduto territori limitrofi, giungendo al 1890 strutturata sulle Divisioni di Bologna, Modena, Forlì, Ravenna e Piacenza. La sua forza era di 1.913 uomini di truppa, 54 ufficiali e 228 cavalli.

CENNI DI STORIA 9: LA LEGIONE ANCONA

Un secolo fa la Legione marchigiana annoverava nel suo scompartimento territori appartenenti alle Marche, all'Abruzzo, al Molise e alla Puglia. Era certamente la Legione più eterogenea e l'estensione stessa dell'area controllata ne faceva una delle più ricche di comandi subalterni. Infatti si articolava in quattro Divisioni, che a loro volta si suddividevano in nove Compagnie. Costituita il 1° giugno 1861, come 13a Legione, essa comprendeva le Divisioni di Ancona, Macerata e Perugia. Soppressa il 15 novembre 1865, venne assorbita in parte dalla Legione Bologna (Marche) e per il resto (Umbria) da quella di Firenze. La sua ricostituzione risale al 1° gennaio del 1885, ricevendo il territorio marchigiano dalla Legione di Bologna, quello abruzzese (limitatamente alla Divisione di Chieti) dalla Legione Roma, che le cedette anche la Divisione pugliese di Foggia, cosicché i suoi confini erano segnati a Nord dalla provincia emiliana di Forlì e a Sud dal fiume Ofanto, giungendo ad avere nel 1890 un organico di 1.843 uomini di truppa, 53 ufficiali e 182 cavalli.

CENNI DI STORIA 8: LA LEGIONE MILANO

II primo nucleo di Carabinieri in Lombardia venne formato all'idomani dell'armistizio che sancì la fine della Seconda Guerra d'Indipendenza. Per organizzare in quella regione il servizio dei Carabinieri, venne inviato a Milano il Colonnello Trofimo Arnulfi, che vi creò un «Comando dei Carabinieri Reali in Lombardia», arruolando giovani di sicura fede italiana, in parte provenienti anche dalla disciolta Gendarmeria austriaca. Era l'estate del 1859. Sei mesi più tardi, il 16 gennaio 1860, vennero create le Divisioni di Milano, Como, Cremona, Brescia e Pavia, che il 18 agosto dell'anno successivo confluirono nella nuova Legione 4a, quella di Milano, ad eccezione di Pavia, che fu compresa nella Legione Genova (la 2a), istituita il 1° ottobre 1861 e poi soppressa nel 1865, alla cui data la stessa Divisione tornò alla Legione lombarda. Dopo avere assimilato nel 1868 il territorio di Piacenza, ceduto nel 1877 alla neo­costituita Legione omonima che erediterà anche la Divisione di Pavia, la Legione Milano estese nello stesso anno la sua giurisdizione sulla provincia piemontese di Novara. La travagliata vita della Divisione pavese registrò un ulteriore assegnamento alla Legione Milano (1885), che avrà finalmente un assetto relativamente stabile, cosicché nel 1890 contava su quattro Divisioni (Milano, Brescia, Novara e Pavia), con un organico di 2.144 uomini di truppa, 60 ufficiali e 296 cavalli.

CENNI DI STORIA 7: LA LEGIONE TORINO

Proprio nella città che diede i natali all'Arma si concluse nel 1861 il processo dell'organizzazione dei Carabinieri su base nazionale. La Legione Torino ebbe il privilegio di essere chiamata Legione la, ma la sua costituzione la pone, come data, all'ultimo posto (1° novembre 1861). Ad ospitarla fu la storica Caserma di Piazza Carlina, la stessa ove venne acquartierato nel 1814 il primitivo nucleo del Corpo dei Carabinieri. Alla vigilia della nascita del Regno d'Italia, la struttura dell'Arma in Piemonte era articolata sulle Divisioni di Torino, Cuneo e Novara, le stesse che andarono a costituire la nuova Legione, che nel 1865 assorbì anche i territori di Genova ed Alessandria in conseguenza della soppressione della Legione ligure. Un suo importante assestamento avvenne nel 1877, allorché Novara venne compresa nella Legione Milano e Genova in quella di Piacenza. L'intera Liguria tornò poi nel 1885 alla Legione piemontese, il cui scompartimento alla data del 1890 si articolava sulle Divisioni di Torino, Alessandria e Genova. Il suo organico era allora di 2.051 uomini di truppa, 55 ufficiali e 199 cavalli.

CENNI DI STORIA 5: LA LEGIONE FIRENZE

La sua nascita porta la data del 1 ° aprile 1861, distinta come Legione 6a. Essa traeva origine dalla «Legione Carabinieri Toscani», costituita a Firenze dal Maggiore Filippo Ollandini il 24 luglio 1859, durante il periodo rivoluzionario. L'ufficiale era stato inviato nella capitale toscana dal Comando Generale del Corpo dei Carabinieri per coadiuvare il Commissario Regio Carlo Boncompagni, impegnato nella formazione del governo provvisorio. Il Maggiore Ollandini riorganizzò la disciolta Gendarmeria granducale sul modello dei Carabinieri sardo­piemontesi. Ai Carabinieri Toscani venne affiancata nel gennaio 1860 una regolare Divisione dei Carabinieri, che gradatamente assorbì i Carabinieri Toscani, organizzando l'intera forza nelle Divisioni di Firenze, Livorno e Siena. A queste si aggiunse nel 1865 la Divisione di Perugia, appartenuta alla disciolta Legione Ancona, e nel dicembre 1870 il «Comando Superiore dei Carabinieri Reali nella Provincia Romana», in sostanza il primo nucleo di Carabinieri da cui prenderà corpo tre anni più tardi la Legione Roma. Dopo vari e sostanziali assestamenti operati nell'organizzazione territoriale dell'Arma nell'Italia centrale, la Legione Firenze aveva nel 1890 uno scompartimento identico a quello iniziale, con Divisioni a Firenze, Livorno e Siena, e con un organico di 1.768 uomini di truppa, 49 ufficiali e 211 cavalli.

CENNI DI STORIA 6: LA LEGIONE PALERMO

La presenza dei Carabinieri in Sicilia risale al 14 luglio 1860, allorché - dopo l'assunzione della dittatura nell'isola da parte di Garibaldi - venne costituito il «Corpo di Carabinieri in Sicilia», affiancato nell'ottobre successivo da un,•Corpo di Carabinieri Reali di Sicilia» formato con elementi provenienti dal Piemonte. La coesistenza dei due organi durò fino al 6 marzo 1861, data sotto la quale nacque la Legione Palermo, la 12a, con Divisioni a Palermo, Messina e Caltanissetta. Nello stesso anno, per far fronte alla difficoltà di reperire il personale della nuova Legione, venne costituito nel capoluogo siciliano un «Deposito Allievi», alimentato - come scrisse al re l'allora ministro Della Rovere - da elementi «da reclutarsi fra gli iscritti della leva 1840-41 nati nell'Isola, i quali istrutti ai sentimenti di buona disciplina, all'amore del servizio ed alla conoscenza delle Leggi che riguardano la pubblica sicurezza, possano far passaggio a Carabinieri R. effettivi senza essere astretti a portarsi in Torino, sede della 14a legione allievi». Nel 1890 lo scompartimento della Legione siciliana annoverava le Divisioni di Palermo, Messina, Catania e Girgenti, con una forza di 2.491 uomini di truppa, 63 ufficiali e 434 cavalli.

CENNI DI STORIA 4: LA LEGIONE VERONA

La felice conclusione per l'Italia della Terza Guerra d'Indipendenza, che portò all'annessione delle province venete, mise l'Arma nella difficile condizione di dovere estendere il suo servizio d'Istituto su nuovi territori in un clima di politica finanziaria nazionale basata sulla riduzione delle spese e sull'aumento delle imposte. È del 1865 il Decreto col quale vennero soppresse le Legioni di Genova e di Ancona, con la conseguente riduzione dell'organico dell'Arma, che - pur senza venir meno minimamente ai suoi impegni - creò il 27 luglio 1866 la Legione Verona, con sede provvisoria a Padova, divenuta definitiva nella città scaligera il 30 ottobre dello stesso anno con Divisioni a Verona, Venezia, Padova e Udine. Il nuovo comando assunse la denominazione di Legione 13a, ereditata dalla cessata Legione Ancona. Ad eccezione di un breve periodo (dal 1880 al 1882), durante il quale Venezia non fu sede di comando di Divisione, lo scompartimento della Legione veneta arrivò al 1890 senza particolari assestamenti. La sua forza era di 1.714 uomini di truppa, 48 ufficiali e 245 cavalli.

10 aprile 2001

CENNI DI STORIA 13: LA LEGIONE NAPOLI

Analogamente a quanto era avvenuto in Sicilia dopo la conquista da parte di Garibaldi, nelle province napoletane dell'ex Regno delle Due Sicilie si pose il problema di assorbire in un nuovo corpo di polizia la Gendarmeria borbonica. Il fatto che questa risentisse troppo dei sistemi del deposto regime indusse il Generale dei Carabinieri Trofimo Arnulfi, inviato espressamente a Napoli, a fare una severa selezione fra gli elementi della disciolta Gendarmeria. Cosicché solo un piccolo contingente venne ammesso a far parte del Corpo dei Carabinieri: fra i 150 ufficiali ne furono scelti soltanto 62 e dei 6.792 uomini di bassa forza appena 240 furono riconosciuti idonei all'assorbimento. Nacque così un «Reggimento di Carabinieri Reali per la città di Napoli», affiancato da un «Corpo di Volontari Allievi Carabinieri». All'atto della sua costituzione, la Legione Napoli, la 7a, aveva quattro Divisioni, e cioè Napoli Prima, Napoli Seconda, Caserta e Benevento. Il resto del territorio campano era stato attribuito alla l0a Legione, quella di Salerno, disciolta a datare dal 1 ° gennaio 1869 col conseguente passaggio di una parte del suo territorio alla Legione partenopea, che nel 1890 disponeva nuovamente di quattro Divisioni (Napoli, Caserta, Avellino e Salerno) e di 2.210 uomini di truppa, 53 ufficiali e 320 cavalli.

10 aprile 1999

CENNI DI STORIA 12: LA LEGIONE BARI

Costituita il l ° luglio 1861, ebbe l'attributo di 9a, con uno scompartimento basato sulle Divisioni di Bari e di Lecce, a cui s'aggiunse nel 1864 quella di Foggia. Questa Legione, che ebbe un ruolo fondamentale nella campagna contro il brigantaggio meridionale fra il 1861 e il 1865 e la cui storia è strettamente legata alle gesta del leggendario Capitano Chiaffredo Bergia, si trovò ad un certo momento a controllare gran parte del territorio meridionale della penisola, comprendendo il suo scompartimento dapprima Puglia, Abruzzo e Molise, successivamente gran parte della Puglia, la Basilicata e la Calabria, ciò in conseguenza della soppressione delle Legioni di Chieti (8a), di Salerno (10a) e di Catanzaro (11a). La vastità del territorio giustifica l'elevato organico della Legione Bari (2.319 uomini di truppa, 64 ufficiali e 280 cavalli), seconda soltanto alla Legione Palermo, che la superava di appena 171 unità. Nel 1890 le Divisioni erano cinque (Bari, Catanzaro, Cosenza, Lecce e Potenza), con giurisdizione su ben 13 Compagnie, il numero più elevato di cui disponesse all'epoca una Legione Carabinieri.