Avevo detto di chiudere ma la discussione va avanti e vegono fuori molti sviluppi.
Comunque si fa per discutere...
Fatti non fummo a viver come bruti, né si vive di soli soldatini!
Anch'io me la sono cavata per un pelo più di una volta, non sempre indenne.
E ho visto sia crepare che salvarsi altre persone giusto per un pelo.
Sfortuna che capitano certi incidenti?
O culo che ce la caviamo?
Mi pare di vedere comunque una differenza abissale fra le "fatalita" imprevedibili (leggi probablità scarsa o infinitesimale) e l'andare a cercarsele.
No Alex, (purtroppo e per fortuna) non ho figli miei...
Almeno non che io sappia, non mi posso certo mettere a girare mezza Europa per andare a controllare!
Però se li avessi non cambierebbe molto, anzi forse rincarerei la dose.
E in effetti oltre a dolermi del futuro che lasciamo alle nuove generazioni, in particolare mi preoccupo molto per un paio di marmocchi di cui mi sento più babbo del vero vero padre.
E non vedo niente di più importante, giusto e utile di lottare per la loro sicurezza.
E più mi si chiede di accettare la situazione com'è più m'incazzo.
Più o meno vale lo stesso per le persone care, anche se meno indifese e innocenti.
E anche per tutti quelli che stimo anche senza conoscere di persona, come le vittime del sisma (o anche del SISMI), o per esempio anche voi SOListi.
So com'è quando si mette su famiglia, si mette anche la testa a posto, non resta molto spazio alla ribellione e si devono fare dei compromessi.
D'altra parte accettare passivamente questo stato cose e di inutile rischio mi sembra fare un compromesso solo a scapito della salute e della sicurezza proprio di chi amo.
E a pro di chi poi?
Di chi sta bene e lucra come al solito a scapito degli altri che già stanno peggio.
Si, frai ricchi c'è chi fa beneficienza, o devolve gli incassi di questo, o fa coletta, chissà quali colossali rinuncie dovranno fare, chissà come faranno poi ad arrivare a fine mese?!
Poi ci sono i preti che ci consigliano di sopportare buoni buoni le peggio ingiustizie e porgere l'altra guancia, promettono ricompense ai giusti e punizioni ai cattivi.
Si, ma in un'altra vita.
Come dire: "ci dispiace, stavolta è andata così, non ti preoccupare che ti rifarai dopo", proprio la mentalità giusta per lasciar andare tutto a schifio, come infatti succede.
Se si evitassero gran parte delle sofferenze 'sti cialtroni avvoltoi sarebbero disoccupati, e quelli in buona fede non avrebbero più dove sciacquarsi la coscienza.
E hanno la presunzione di sapere non solo come deve andare il mondo, ma anche cosa passasse per la testa del un creatore dell'intero universo... Ma volate basso!
Infatti poi c'è chi si chiede dov'è dio quando succedono queste cose?
Velo dico io, dov'è sempre stato e sempre rimarrà, comunque e sempre altrove, di questa realtà.
Se anche ci fosse un qualche dio è evidente che vuole che ci arrangiamo da soli, le preghiere sono una forma di raccomandazione e ruffianeria che giustamente ignorerebbe, sarebbe come barare al wargame, cosa sbagliata, ingiusta, e soprattutto disonestamente umana, non certo divina.
Invece purtroppo le leggi che regolano l'universo (terremoti, edilizia e vita umana incluse) sono sempre presenti, e con quelle non si può mai barare.
E non sono certo una faccenda semplice come le tipiche "novelline" di qualsiasi "sacra scrittura".
Per questo preferisco dar' retta alla logica e non al misticismo, con le preghiere non si salvano vite né si costruisce niente, forse con le vere buone azioni qualcosa si ottiene, ma per salvare sul serio le vite e ridurre la sofferenza ci vogliono la scienza e la tecnologia.
Per tutto il resto basta applicare la giustizia e la logica per fare la cosa giusta.
Mi spiace ma io voglio cercare di vivere e fare del mio meglio in questa UNICA vita che abbiamo, la guerra al male si combatte tutti i giorni aiutandoci fra noi e dando l'esempio, non nelle battaglie in parlamento.
Per questo vorrei una giustizia vera terrena, ora.
Non credo in un giudizio divino e ho già spiegato perché lo ritengo un concetto culturalmente molto pericoloso.
E tuttavia anche se sono un ateo incazzato, nonché presuntuoso giudice tronfio e supponente, critico impietoso... insomma da buon diavolo dei soldatini o se fossi una divinità onnipotente (ma sempre un po' coglionazzo) perdonerei anch'io tutti, anche i peggio!
A patto che vengano messi in condizione di non nuocere più al prossimo e alla società.
Scusate ancora la lunga filippica, le mie opinioni un po' estreme, la polemica e il sarcasmo, spero non dia troppo fastidio in una discussione su un tema così triste.
Leo