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Il Gladiatore
(6 voti)
Écrit par Fabio Lo Savio   

PREMESSA

Nella realizzazione di questo diorama in scala 1/72 mi sono rifatto ad una famosa scena tratta dal pluripremiato film "Il Gladiatore" di Ridley Scott. La scena è quella del combattimento tra Massimo ed il gladiatore Tigris delle Gallie, duello reso ancor più difficile dall'improvvisa comparsa di feroci tigri. L'idea è nata quando sono stati messi in commercio i "Roman Gladiators" n. 72005 della ditta Orion. Sotto è mostrato il retro della scatola, in cui si nota che numerose pose sono state realizzate ispirandosi proprio al film in questione.

 

In particolare, si nota come il figurino n.2 raffiguri proprio Tigris delle Gallie, mentre il n.13 con qualche aggiustamento è diventato Massimo Decimo Meridio. Sono inoltre presenti l'imperatore Commodo (n.17) ed altri personaggi da utilizzare per il pubblico sugli spalti (nn. 12 e 21), e naturalmente la tigre (n.15).Per questo diorama la sfida più grande non riguardava la scena principale: il duello, ma la realizzazione dell'ambientazione, cioè gli spalti e il relativo pubblico. Guardando e riguardando ogni particolare della scena in questione, la mia attenzione è caduta sul palco dell'imperatore Commodo, il cui progetto costruttivo si può trovare nella sezione foto del secondo DVD del film (cioè quello che descrive la fase di realizzazione, gli effetti speciali e quant'altro.)

 

 

 

Per la colorazione delle strutture e della pista sono stati utilizzati gli acrilici, mentre i personaggi sono stati dipinti con smalti della Humbrol. Per il colore di base del palco e degli spalti è stato utilizzato un grigio medio, successivamente velato con un nero molto diluito e lumeggiato con bianco passato a pennello asciutto. Le grosse nicchie che si trovano sulla facciata sono state realizzate unendo il rosso ad una punta di blu di Prussia, e sono state bordate con color oro.
La testa di leone che sormonta il cancello d'ingresso dei gladiatori è stata scolpita con milliput, mentre il cancello è stato realizzato con bacchette di legno per il modellismo navale successivamente tinteggiate.
Le colonne centrali sono barrette cilindriche cave di 4,8 mm di diametro di stirene della ditta "Evergreen Scale Models". I capitelli sono di cartone ricoperto di gesso, le effigi imperiali sono realizzate con milliput su uno strato di plasticard. Le aquile, poste su sferette di plastica, sono scolpite con milliput su un'armatura di fil di ferro sottilissimo.
Dopo aver realizzato con numerosi strati di colla e carta igienica l'arazzo appeso sulla parte anteriore del palco, è stata creata la ghirlanda di fiori sempre con l'aiuto del milliput. L'aquila sul centro dell'arazzo è anch'essa in milliput su uno strato di plasticard.

I tendaggi che dovrebbero nascondere l'accesso al palco imperiale e quelli che lo riparano dal sole, sono stati realizzati con la stessa tecnica della cartapesta (carta igienica ed una mistura di colla vinilica ed acqua) utilizzata per l'arazzo. Le nappe e lo stemma dell'aquila al centro del frontone del tendaggio sono stati scolpiti anch'essi con cartapesta. La copertura poggia su sostegni orizzontali, realizzati in fil di ferro, e verticali in legno. Questi ultimi, aventi una base a sezione quadrata, sono a sezione circolare e recano in cima stendardi e vessilli (fatti con carta e colla vinilica) fissati ad aste orizzontali.

Al centro del palco si trova il trono dell'imperatore, anch'esso abbastanza fedele all'originale. Esso è fatto di cartone ricoperto di gesso; le teste di leone sulla testata e sui braccioli provengono dai "Roman Sailors" n.72006 della ditta Orion (vedi figura in basso).

Le ali dei leoni lungo i bordi del trono, il cuscino e lo schienale sono in milliput.
Dopo aver raggiunto la giusta gradazione di colore (una mistura di grigio ed ocra successivamente velata di nero molto liquido e lumeggiata con color ocra passato a pennello asciutto), il trono è stato ricoperto da una vernice trasparente lucida che gli ha conferito l'aspetto marmoreo voluto.
Mentre le poltrone di Lucilla e di Quinto provengono dal set n.1801 della ditta Atlantic "La corte del Faraone" con qualche aggiustamento alla testata, il tavolo della sorella di Commodo è totalmente autocostruito.

 

 

PERSONAGGI

I personaggi principali del diorama sono senza dubbio i due gladiatori. Massimo, come detto in precedenza, è il figurino n.13 dei Gladiatori Orion, al quale è stata sostituita la testa ed aggiunto lo scudo.
Al suo avversario non è stata apportata nessuna conversione in quanto la Orion ha già fornito il suo figurino di ogni particolare richiesto.
Se alla tigre in piedi non è stata necessaria nessuna modifica, lo stesso non si può dire per quella uccisa dal nostro Massimo. Questa è ricavata dal leone del set n.1517 "Gladiatori e Cristiani" della Atlantic, al quale è stata asportata la criniera, sostituita dai peli guanciali tipici della tigre, ed è stata modificata la zampa anteriore destra.

Per quanto riguarda gli ausiliari che tirano la catena a cui è attaccata la tigre, sono stati ricavati da due artiglieri del set n.2564 della ditta Revell (Pionieri confederati), ai quali sono state apportate le numerose conversioni che si notano nelle immagini accanto. I personaggi sugli spalti e quelli che assistono dal palco di Commodo, derivanti da set della Atlantic, della Orion e della LW, presentano una serie di conversioni più o meno complesse, descritte dall'immagine seguente e da un'altra presente in prima pagina.

 

 

PISTA E VARI PARTICOLARI

Il fondo della pista è costituito da una lastra di polistirolo di 20 mm di spessore, nella quale è ricavata l'uscita della tigre. Questa è costituita da una rampa di legno chiusa da porte a scorrimento laterale che, nel momento dell'azione sono spalancate. Il suolo è ricoperto da sabbia fine per il modellismo ferroviario, sulla quale sono state impresse le orme lasciate dai vari soggetti presenti in pista. La colorazione è quella naturale della sabbia, schiarita con ocra passato a pennello asciutto.

Per completare il diorama è stato inserito un obelisco, realizzato in balsa ricoperta di gesso e dipinto degli stessi colori del palco imperiale, e gli spalti e il pubblico dei livelli superiori dell'arena, dipinti utilizzando gli acrilici molto diluiti, così da avere l'aspetto degli acquerelli.
Il polistirolo è stato quindi bordato con lamine d'ottone. Materiale usato anche come piastra di base, posta a sua volta su una base di legno color noce scuro.
Spero vi sia d'aiuto e buon modellismo a tutti.