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Introduzione al Wargame tridimensionale - II^ parte (i costi)
(4 voti)
Écrit par Sartori   

Nel precedente articolo abbiamo visto in che cosa consiste il wargame 3D e come ci si possa avvicinare; abbiamo però affrontato solo marginalmente la questione dei costi di questa passione.
Diciamo subito che tra i vari hobby a cui ci si può dedicare, quello del wargame è sicuramente uno dei più economici, ma questo non significa che non manchino le occasioni per alleggerire il portafoglio. Parliamoci chiaro: il nostro è un hobby che spinge all'acquisto compulsivo e il rischio di essere attirati da soldatini che poi non useremo mai è sempre alto! I "rischi del mestiere" ci sono, anche perché nel wargame c'è pur sempre una forma di collezionismo.
Spazio e tempo a disposizione condizioneranno inevitabilmente i nostri acquisti. Così come il periodo storico scelto e la scala di rappresentazione.

L'obiettivo di questo articolo è dimostrare che si può tranquillamente iniziare a giocare e a divertirsi con un budget assai limitato. Ci concentreremo principalmente sul costo dei soldatini; a questi costi andranno aggiunti quelli dei colori (consigliati quelli acrilici, circa 2 € a boccettino), dei pennelli (indicativamente dai 3 ai 10 €, a seconda della qualità), dei set di regole (dai 10 ai 50 €, ma ci sono sempre quelle che trovate in ogni numero di Dadi&Piombo o gratuitamente in Internet), della paesaggistica (con un po' di creatività si può risparmiare molto) e della documentazione (sta voi decidere quanto volete spendere in pubblicazioni e, perché no, in viaggi).

soldatino di piombo in 15mm



Plastica o piombo?
In Italia, a differenza di quanto avviene in altri paesi dove i due materiali convivono serenamente sui campi di battaglia, la scelta tra soldatini in plastica o in piombo è più una questione di "fede": le miniature utilizzate più comunemente per il wargame sono in lega di piombo o in metallo bianco, ma la plastica continua ad esercitare il suo fascino, soprattutto tra coloro che gelosamente conservano, insieme ai ricordi d'infanzia, le migliaia di soldatini Airfix e Atlantic. Affronteremo l'argomento più specificatamente in altre occasioni; quello che adesso a noi interessa è valutare l'economicità delle due scelte.
Preso singolarmente, un soldatino in scala 1/72 in plastica costa più o meno 15-20 centesimi, ma viene commercializzato in scatole da circa 50 pezzi. Un 15mm in "piombo" costa indicativamente il doppio, diciamo 35-40 centesimi, mentre una figura in 28mm viene in media circa 1,50 euro.
Il fatto è che a noi non interessa raccogliere singole figure, ma eserciti o comunque unità; insomma dobbiamo rispettare delle proporzioni che non sempre sono presenti nelle confezioni.
Altra questione è quella delle pose. Sulle basette i soldatini andranno imbasettati rispettando un minimo di armonia: un reggimento del '700 con metà fanti che corrono e metà fermi è veramente poco credibile! Questo per dire che in alcune situazioni la plastica, per quanto più economica (e soprattutto più facilmente reperibile), può richiedere diversi "sprechi" proprio per via di certe posizioni poco armonizzabili tra loro. Il grande limite della plastica rimane comunque la minor scelta di figure, anche se in questi ultimi anni le case produttrici stanno coprendo numerosi buchi tanto che sono sempre di più i giocatori di wargame che si rivolgono alla plastica.

classica scatola di soldatini di plastica in 20mm



Un periodo storico in cui la plastica può rivelarsi conveniente è la Seconda Guerra Mondiale e in generale il periodo moderno, che permettono l'utilizzo dei vari modellini di carri in 1/72.
Napoleonico e Guerra di Secessione sono altre situazioni in cui può rappresentare una buona scelta, soprattutto se si devono allestire eserciti di discrete dimensioni.
Se poi siamo attirati dalle piccole schermaglie (o skirmish), allora la plastica potrebbe permetterci anche l'1/32!

Il metallo bianco presenta invece il vantaggio di essere venduto in bustine da 8-10 figure o addirittura singolarmente. A differenza dei soldatini di plastica, che si rivolgono soprattutto a chi realizza diorami, i soldatini in lega sono concepiti proprio per il wargame. I costi di produzione sono molto più bassi, nel senso che ogni stampo costa meno, e ci sono quindi più produttori disposti a mettere in commercio serie dedicate a periodi meno "popolari" e la scelta è veramente vasta.

confezione di soldatini in 15mm di metallo



Il costo unitario per figura, come abbiamo visto è superiore, ma gli "sprechi" sono ridotti al minimo. Questo almeno per il confronto tra il 15mm in metallo e l'1/72 in plastica. Il 28mm in metallo è effettivamente molto più caro, ma la qualità di certi 28mm vale la spesa.

Con il 20mm di metallo il rapporto è un po' diverso, in quanto una figura in piombo in questa scala costa circa 60 centesimi, più o meno il doppio del corrispettivo in plastica. In termini economici l'approccio migliore, in questa scala, è quello di fare il "grosso del lavoro" con la plastica e le "rifiniture" con il metallo: acquistare cioè in lega tutte quelle figure che non vengono commercializzate nelle scatole degli 1/72.
Prima di percorrere questa strada però occorre confrontare le miniature per verificare che le dimensioni siano compatibili: i soldatini in metallo, a parità di scala, risultano più "tozzi" di quelli in plastica. Una eccezione è rappresentata dai soldatini di alcune ditte (ad esempio la New Line Design) che producono espressamente in 1/72 per integrare i range esistenti in plastica, con risultati a volte sorprendenti.

celti di plastica Italeri... ... e di piombo della New Line Design



Nei prossimi articoli ci dedicheremo alle operazioni preliminari da effettuare per mettere in campo un esercito in miniatura pronto per il tavolo da wargame.