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Introduzione al Wargame tridimensionale - I^ parte
(16 voti)
Écrit par Sartori   

Capita a volte che gli Italiani vincano a El-Alamein e Napoleone sbaragli gli inglesi e i loro alleati a Waterloo. Capita che il generale Lee si prenda la sua rivincita sul campo di battaglia di Gettysburg o che il generale Custer riesca a sfuggire al suo destino a Little Big Horne. Capita sempre più spesso in qualche cantina o sul tavolo del salotto, tra una birra, salatini e gli immancabili aneddoti.
Stiamo parlando delle battaglie che vengono rigiocate su plastici, con tanto di fiumi, colline, fortificazioni e con protagonisti centinaia di soldatini pronti ad eseguire gli ordini impartiti da "generali" più o meno improvvisati.
L'hobby del wargame (letteralmente "giochi di guerra"), che arriva dal mondo anglosassone, è un fenomeno che ha visto una forte crescita anche in Italia (oltre 3000 appassionati e più di 50 club), soprattutto in questi ultimi anni. Ciò in gran parte è dovuto alla continua semplificazione dei regolamenti di gioco, ovvero quell'insieme di regole che permettono di riprodurre il più fedelmente possibile, sul tavolo da gioco, i metodi di combattimento in un determinato periodo storico.

Giocare a wargame non è più un fatto elitario, per pochi esperti, ma una passione che sta contagiando sempre più studiosi di storia, modellisti, appassionati di uniformologia e di giochi di strategia e tattica.
Del resto a volte bastano una manciata di soldatini, qualche dado e un panno verde per inziare a giocare e spesso una battaglia si può concludere nell'arco di in una serata. Le miniature utilizzate più comunemente per il wargame sono in lega di piombo o in metallo bianco, anche se la plastica continua ad esercitare il suo fascino, soprattutto tra coloro che gelosamente conservano, insieme ai ricordi d'infanzia, le migliaia di soldatini Airfix e Atlantic.

Le scale variano dai "più grandi" 25 mm ai microscopici 5mm, passando per le scale intermedie del 20 (l'1/72 del modellismo), del 15 (la scala più diffusa) e del 10mm. Il grosso della produzione di queste miniature arriva dall'Inghilterra e dagli USA, ma anche in Italia sono nate le prime ditte specializzate. I costi di un soldatino non dipinto si aggirano intorno a un euro e mezzo per un 25mm e ai 50 centesimi per un 15mm. E per chi non ha tempo o voglia di dipingersi la propria armata sono nati dei veri e propri "painting services" professionali (ad esempio www.wargame.it) che forniscono intere armate "chiavi in mano".

I regolamenti di gioco ormai coprono tutti i periodi storici, dall'antichità alla Guerra del Golfo.
Ci sono quelli che simulano piccoli scontri, magari azioni di ricognizione nelle giungle del Vietnam, e quelli che permettono di ricreare le grandi battaglie della storia come Canne, Austerlitz o lo sbarco in Normandia.
Da Internet se ne possono scaricare diversi: da non perdere è il sito Accademia del Wargame.
Esiste una Federazione Italiana Wargame (www.fiw.it) che coordina l'hobby ed è recentemente nata anche la prima rivista specializzata italiana: si chiama Dadi&Piombo (www.dadiepiombo.com), è un trimestrale e vi si trovano scenari di gioco, regole e tutti i consigli utili per chi si avvicina all'hobby per la prima volta.
Come avviene nel resto dei Paesi occidentali anche in Italia si tengono tornei, campionati e convention. Il più importante appuntamento nazionale va in scena ogni anno a fine novembre all'Università di Crema - Cr (ingresso libero): si chiama DADI.COM ed è il "wargame show" italiano per eccellenza, con club ed espositori da tutta Italia e ricostruzioni di battaglie che vanno dalle guerre puniche ai conflitti contemporanei.

A wargame si può giocare con soldatini di diverse dimensioni. La scelta, ovviamente, ha a che fare con i costi, con lo spazio a disposizione e con il tempo che si può dedicare alla colorazione: più la miniatura è grande e maggiori sono i dettagli richiesti.
Le scale solitamente usate per il wargame sono: il 15mm, il 20mm, il 25mm.

una panoramica di soldatini in varie scale


Il "15mm" è attualmente la scala più usata in quanto rappresenta un ottimo compromesso tra qualità di fusione e costi; in 15mm si più trovare praticamente di tutto, dagli antichi Sumeri ai Talebani: se state iniziando e se state cercando qualcuno con cui condividere la vostra passione, allora il 15mm è la scala vi dà più possibilità di trovare dei compagni di viaggio. Lo stesso vale per i tornei ufficiali, dove la scala è (al momento) rigorosamente questa.
Un'altra scala molto popolare, soprattutto nei paesi anglosassoni, è il "25mm" ora più correttamente definito 28mm, proibitivo se non si ha a disposizione parecchio spazio, ma ideale scenicamente se si vogliono costruire scontri di piccole dimensioni (i cosiddetti skirmish).

Italiani moderni in 28mm di D&P Minis


Il "20mm", che corrisponde all'1/72 del modellismo, è utilizzato soprattutto per giocare alla Seconda Guerra Mondiale in quanto compatibile con i modellini di plastica. Per quanto la maggior parte dei giocatori di wargame utilizzi soldatini in metallo (piombo, peltro, leghe varie...) il soldatino di plastica può assolvere dignitosamente la sua funzione in molte occasioni. Il vero limite di questi prodotti è che spesso non esistono le varianti necessarie per costruire eserciti abbastanza dettagliati. Tuttavia in questi ultimi tempi ditte come Italeri, Zvedza e Hat stanno facendo uscire prodotti più mirati alle esigenze dei giocatori e l'utilizzo dei soldatini in plastica nei wargame si sta diffondendo notevolmente.

Soldatini in 20mm di plastica imbasettati per wargame skirmish


Esistono anche scale più piccole del "15mm": ad esempio il "10mm", un formato relativamente recente, che permette notevoli risparmi sui tempi di allestimento di un esercito mantenendo, anche se in misura minore, la possibilità di soffermarsi sui diversi dettagli. Ci sono in commercio 10mm di ottima qualità e anche la varietà comincia da essere buona.

Ancora più piccolo è il soldatino in "6mm" (scala 1/300). Qui il particolare viene inevitabilmente sacrificato a vantaggio dell'effetto "massa". La colorazione non richiede una particolare cura, anche se resta possibile dipingere polsini e pennacchi. E' la scala ideale per chi vuole giocare la Seconda Guerra Mondiale mettendo sul tavolo scontri con numerosi mezzi. E' altresì parecchio utilizzata nel napoleonico e nella Guerra Civile Americana, in quanto permette la ricostruzione di grandi battaglie in spazi ristretti. Non sono molte le ditte che produco gli 1/300, ma la varietà dei range è quasi pari a quella dei 15mm (e nel caso della II Guerra Mondiale, o dei conflitti più recenti, è addirittura superiore). Se l'idea di un soldatino alto 6mm vi fa rabbrividire, sappiate che in commercio esistono anche i "2mm". Parlare di soldatino può far sorridere, più che altro si ha a che fare con blocchi di fanti e cavalieri. I dettagli sono praticamente inesistenti, come però è inesistente il problema spazio, visto che è possibile ricostruire una battaglia sul comodino.

Negli USA c'è anche chi gioca con i "54mm", ma si sa che là tutto è più grande...

soldatini in 2mm!


LA REPERIBILITA' DELLE MINIATURE DA WARGAME
Putroppo i soldatini da wargame difficilmente si trovano nei comuni negozi di modellismo (con l'eccezione dell'1/72 in plastica), ma in negozi specializzati o vengono direttamente acquistati dai produttori. La maggior parte della produzione di soldatini in metallo da wargame è inglese, ma in questi ultimi anni sono nate diverse ditte italiane con interessantissime proposte.
Ne segnaliamo qualcuna: Mirliton (www.mirliton.it), Venexia Miniatures (www.venexiaminiatures.com), Miniature Wars (www.miniature-wars.com), Aquilifer (www.aquilifer.it), Camelot (http://digilander.libero.it/camelotgf), Italmodel (www.italmodel.com) e Strategia e Tattica (www.strategiaetattica.it).
L'occasione migliore per fare acquisti resta quella di andare alle convention di wargame, come la già citata Dadi.com o Hellana, che si tiene in Gennaio-Febbraio ad Agliana (PT).
Per una lista completa dei produttori di miniature da wargame: www.dadiepiombo.com/ditte.html

wargame napoleonico