Skip to content
You are here:Accueil arrow Articles arrow Histoire arrow Napoleone - Il genio militare, la strategia, le battaglie - 27^p


Napoleone - Il genio militare, la strategia, le battaglie - 27^p
(3 voti)
Écrit par Mario Ragionieri   

 

LA BATTAGLIA DI LIPSIA (O DELLE NAZIONI)
 

Napoleone a questo punto doveva riesaminare i suoi piani ; poteva adottare una delle due principali linee di azione. Ammassare il grosso delle sue forze per un attacco su Praga per completare la sconfitta dell’ Armata di Boemia che era tutt’ora molto scossa; se questo piano fosse stato vittorioso avrebbe potuto costringere l’Austria ad abbandonare la guerra. In alternativa l’imperatore avrebbe potuto riprendere l’avanzata su Berlino. Questa mossa offriva vantaggi concreti; verso nord la campagna era ancora abbastanza intatta e avrebbe potuto offrire notevoli rifornimenti per il suo esercito . Inoltre i francesi avrebbero avuto la possibilità di assumere una posizione più centrale rispetto ai tre eserciti alleati. Una minaccia di questo genere avrebbe indotto Russia e Prussia a dirigersi verso nord lasciando l’Austria isolata. Una improvvisa mossa a sud avrebbe poi messo Napoleone in una posizione dominante permettendogli di terminare la guerra con successo.
Senza avvisare Oudinot, Napoleone mise a capo dell’avanzata su Berlino Ney; il 2 settembre gli ordinò di raggiungere Berlino in una settimana , max. otto giorni passando attraverso Baruth. Gli promise una forza totale di 80.000 uomini . MacDonald doveva difendere la linea die Bobr, Davout doveva avanzare da Amburgo verso est, Murat, St. Cyr e Marmont tenevano la linea delle montagne boeme per difendere Dresda. Queste disposizioni avrebbero dovuto tenere impegnate le forze nemiche. Fin dall’inizio il progetto risultò non realizzabile e l’imperatore fu costretto ad annullare la concentrazione di 25.000 che erano destinate a Ney per avanzare su Berlino. La ragione di questo cambiamento fu l’impressione che MacDonald avesse subito un dura sconfitta e che l’avanzata ad ovest di Blucher proseguiva adesso senza controlli. Napoleone corse a est di Dresda verso Bautzen per unirsi ai coscritti di MacDonald accompagnato dalla Guardia e dal C. d’A. di Marmont e dalla cavalleria.
A Dresda potevano essere lasciati solo St. Cyr, Victor e i resti del I corpo d’armata. Così non solo Ney stava per marciare su Berlino con forze insufficienti, ma non si poteva più assicurare la salvezza di Dresda. La prima parte del programma fu eseguita in modo perfetto; Napoleone, incontrando i reparti di MacDonald a est di Bautzen cercò di rialzare il loro morale e li ricondusse di nuovo ad est verso Hochkirsch. Blucher intuì il motivo dell’improvviso mutamento di MacDonald e ripiegò subito. Napoleone era furibondo nel vedere che Blucher lo eludeva , così lasciando a MacDonald il compito di seguire l’armata di Boemia ritornò a Bautzen per ricominciare i preparativi per la mossa su Berlino. Non appena giunse a Bautzen ricevette un messaggio allarmante di St. Cyr che lo informava che vi erano chiari segni di un nuovo attacco di Schwarzemberg su Dresda .
Il rapporto era piuttosto veritiero perché il generale austriaco aveva riattraversato l’Elba con 60.000 uomini diretto a nord mentre Barclay del Tolly marciava verso Pirna direzione Dresda. La reazione di Napoleone fu rapida ; dopo aver studiato la situazione decise di attaccare Barclay. I francesi lasciarono l’area di Dresda l’8 settembre si diressero verso Kulm dato che l’imperatore era deciso a raggiungere Tepliz dentro le retrovie nemiche. L’armata di Boemia ordinò una precipitosa ritirata in tutti i settori e in poco tempo le truppe austriache avevano riattraversato l’Elba e ripiegavano verso i loro depositi minacciati, percorrendo le strade montane. I francesi li seguirono prontamente ma quando il 10 la battaglia si profilò presso Kulm, Napoleone ci aveva ripensato. Cosciente della poca resistenza dei suoi coscritti e privo di artiglieria a causa delle strade di montagna, decise di non rischiare. Lasciando St. Cyr a coprire la città, Napoleone rientrò a Dresda. Un altro fattore che lo induceva alla prudenza erano le notizie che arrivavano dal settore settentrionale dove Ney avanzando senza cautela il 6 settembre era caduto in una trappola preparata da Bernadotte presso Dennewitz e dopo una frammentaria e confusa battaglia ara stato respinto con la perdita di 10.000 uomini contro 7.000 dell’armata del Nord.
Nonostante l’azione energica di Reynier i francesi persero la possibilità di un risultato vittorioso in questa azione quando Ney con la spada in pugno insistette nel gettarsi nella battaglia a fianco delle truppe di Bertrand. Napoleone ricevette la notizia di questo disastro con sangue freddo esaminandone le conseguenze e il 10 dette istruzioni a Berthier di mandare a Ney l’ordine di prendere posizione sulla riva destra dell’Elba vicino a Torgau dove avrebbe dovuto resistere a tutti i costi. Napoleone sperava di raggiungere là Ney al momento opportuno, ma nel frattempo altri problemi richiedevano la sua attenzione. Il tempo era tornato pessimo rendendo le strade impraticabili con conseguente carenza di rifornimenti; incursioni di bande di cosacchi e di partigiani complicavano le comunicazioni francesi. Per fronteggiare questa crisi logistica Napoleone ordinò il trasferimento di grandi quantità di farina su chiatte da Torgau a Dresda e inviò la cavalleria a rendere sicure le vie di comunicazione. Giunsero poi notizie che Schwarzemberg stava avanzando verso Dresda e l’imperatore andò a Pirna per vedere le posizioni nemiche. Appena arrivato venne a sapere che Bernadotte si avvicinava con 80.000 uomini a Rosslau sull’Elba ; allora rientrò subito a Dresda con l’idea di unirsi a Ney , ma una crisi si verificò ad oriente dove MacDonald si stava ritirando in disordine davanti all’armata di Slesia. Napoleone si precipitò con la Guardia ad est ed arrivò in tempo per raccogliere di nuovo le forze di MacDonald e per respingere Blucher. Arrivò un nuovo messaggio di Ney che riferiva l’arrivo di un’altra colonna svedese a Wartenburg. La strategia alleata di evitare di combattere contro Napoleone, ma di mettere pressione sui suoi marescialli cominciava a dare i suoi frutti. Il risultato fu di mantenere Napoleone in uno stato di incertezza dal momento che era costretto a correre di continuo da un settore ad un altro per aiutare i suoi marescialli. Questa situazione creava incertezza tra gli alleati dell’imperatore ; l’intera Germania tranne la Sassonia stava per sollevarsi.
Anche la situazione dell’esercito francese si aggravava perché fin dalla metà di agosto i francesi avevano perso 300 cannoni e 150.000 uomini e il resto delle forze si andava rapidamente avvicinando all’inedia come Napoleone ben sapeva. Davanti a questa situazione Napoleone prese una decisione importante: a parte alcune teste di ponte, tutte le truppe dovevano ritirarsi subito ad est dell’Elba. L’imperatore aveva ancora 260.000 uomini stanchi e 784 cannoni con pochi cavalli da traino, ma queste risorse dovevano essere usate sapientemente se si voleva che continuassero ad avere capacità di combattere. Un accorciamento del fronte era l’unica risposta logica e se tutto fosse andato per il verso giusto si sarebbe potuto indurre il nemico a commettere qualche errore che ne avrebbe facilitato la distruzione in azioni separate. La ritirata iniziò il 24, ma risultò impossibile rompere nettamente il contatto con il nemico . Nello stesso giorno Bernadotte raggiunse l’Elba e riuscì a creare delle teste di ponte a Rosslau e a Wartenburg; un altro tentativo di attraversare il fiume Elster fu impedito da Bertrand , mentre il VII corpo riusciva a contenere la testa di ponte di Rosslau ma l’Armata del Nord fece in modo di mantenere i punti d’appoggio sulla riva occidentale dell’Elba. Gli alleati stavano rivedendo la loro strategia. Le nuove mosse presero il via il 25 con le forze a sud che dovevano abbandonare di attaccare Dresda e puntare su Lipsia per minacciare i collegamenti vitali di Napoleone. Nei giorni che seguirono avvennero un gran numero di scontri in molti settori del fronte ma fu solo il 3 ottobre che Blucher arrivò a Wartenburg con 60.000 prussiani sconfiggendo le poche forze di Bertrand. Il giorno dopo Blucher era al di là dell’Elba e la sua mossa fu coordinata con l’avanzata di Bernadotte da Rosslau; Ney di fronte a tutte queste forze fu costretto a ripiegare. Nonostante la situazione sembrava che le condizioni dell’esercito di Napoleone stessero migliorando . Il nemico aveva finalmente diviso le proprie forze e dalla posizione centrale di Lipsia.

Napoleone poteva muovere i suoi uomini sia contro Blucher e Bernadotte (140.000 uomini) che contro Schwarzemberg e Bennigsen ( 180.000 uomini). Il 2 settembre Napoleone aveva dato a Murat il comando del II, V e VII corpo e di due reparti di cavalleria con l’ordine di arrestare o almeno ritardare l’avanzata da sud dell’Armata di Boemia, mentre la difesa di Dresda fu affidata al I e XIV corpo. Napoleone il giorno 6 decise di muovere a nord con il resto dell’’esercito per raggiungere Ney con l’intenzione di distruggere Blucher e Bernadotte prima che Schwarzemberg potesse respingere Murat su Lipsia. La necessità di lasciare una guarnigione a Dresda preoccupò molto Napoleone.
Da un lato difendere la capitale dell’ultimo alleato tedesco era politicamente utile , mentre dal punto di vista militare la città poteva avere un ruolo nelle successive operazioni contro Schwarzemberg una volta impegnati gli eserciti settentrionali. D’altra parte la guarnigione di Dresda avrebbe richiesto un forte numero di uomini la cui presenza sui campi di battaglia del nord sarebbe stata utilissima. Il 7 ottobre decise di lasciare St. Cyr e Lobau a Dresda e questa fu la decisione più fatale dell’intera campagna perché venendo meno al suo principio di concentrare prima della battaglia tutti gli uomini disponibili e di ignorare ogni considerazione secondaria, cioè politica, Napoleone comprometteva senza rimedio alcuno le sue possibilità di successo. Le colonne francesi si dirigevano verso nord ma i coscritti affamati non erano in grado di sopportare lo sforzo richiesto. L’8 fu raggiunta la città di Surzen e Napoleone credeva che Blucher fosse nelle vicinanze e le armate di Bernadotte più a nord ; le previsioni erano giuste ma errata la valutazione del numero e della prudenza degli avversari. L’imperatore con 150.000 uomini si preparava ad assalire all’improvviso Blucher ed il 9 iniziò la mossa su Duben ; il ritmo dell’avanzata era lento e l’armata di Slesia ebbe il sentore del pericolo al momento giusto. Bernadotte voleva riattraversare l’Elba , ma Blucher insistette per una mossa inattesa verso ovest in direzione del fiume Saale. Il giorno 9 non ci fu lo scontro decisivo che Napoleone aveva preparato e Blucher riuscì a salvarsi, ma nella confusione della battaglia non c’erano indicazioni precise sulla direzione di ritirata del nemico. In uno stato di frustrazione Napoleone prese di nuovo in esame la situazione. Un’altra manovra era fallita e appariva sempre più all’orizzonte il pericolo di una concentrazione del nemico. Nonostante tutto aveva ancora i vantaggi della posizione centrale; i francesi che avevano raggiunto Duben avrebbero continuato ad avanzare, parte su Dessau e parte su Wittenberg . Queste due mosse avrebbero costretto Bernadotte e Blucher a riattraversare l’Elba . Comunque non appena da sud giunse la notizia che Schwarzemberg era stato duramente impegnato da Murat le operazioni a nord furono subito interrotte ed ogni uomo disponibile fu avviato in fretta a sud per tentare uno scontro decisivo con l’armata di Boemia. Dal 10 al 14 l’imperatore e il suo Q.G. attesero gli eventi ad Eilenburg e le notizie nell’insieme erano buone. Il 12 era chiaro che Blucher si trovava sulla Saale , mentre le divisioni di avanguardia di Ney avevano sconfitto a Dessau parte dell’esercito di Bernadotte mentre tentava di attraversare il fiume Mulde. Murat nel frattempo stava effettuando un ripiegamento davanti a Schwarzemberg e Bennigsen . Nonostante questi eserciti avessero 240.000 uomini, avevano impiegato quasi due settimane e mezzo per coprire una distanza di 112 chilometri e subito una sconfitta a Borna oltre ad essere stato costretto a distaccare 20.000 uomini a Dresda per bloccare St. Cyr e Lobau ormai isolati. Tuttavia la presenza di Blucher a Halle aveva dimostrato che la manouvre sur les derrieres di Napoleone non aveva ottenuto l’effetto desiderato. Blucher insisteva che si doveva ignorare la presenza di Napoleone e marciare verso Lipsia per unirsi all’armata di Boemia. Bernadotte continuò ad esitare e alla fine Blucher si diresse su Lipsia da solo , seguito a tempo debito da Bernadotte malcontento della manovra. Questo ritardo di Bernadotte salvò l’imperatore a Lipsia ; voleva dire che la linea di ritirata verso occidente cioè verso il Reno rimaneva aperta. Il bluff di Napoleone era stato scoperto; lungi da dividere il nemico e poi sconfiggerlo in azioni separate conveniva ora gli conveniva inviare ogni uomo disponibile a Lipsia in modo da prevenire l’arrivo da direzioni opposte dell’esercito nemico.
 
Da questo momento l’imperatore fu costretto ad adottare una strategia difensiva; il 12 aveva inviato Marmont con il IV corpo presso Lipsia pronto a sostenere Murat che stava combattendo a sud della città, la Guardia sarebbe stata ben salda sulle sue posizioni. Napoleone disponeva di circa 200.000 uomini. Berthier ricevette gli ordini definitivi dall’imperatore per un concentramento generale su Lipsia ; Napoleone poi scriveva a MacDonald chiedendogli di arrivare per tempo. Napoleone aveva ormai abbandonato la speranza di avere i suoi due maggiori avversari divisi . C’erano però indicazioni che Bernadotte avanzava a fatica dietro a Blucher e l’imperatore sperava che il suo esercito riunito risultasse abbastanza forte per sconfiggere Schwarzemberg prima che Blucher potesse arrivare sul campo di battaglia. Le formazioni francesi si preparavano a combattere una battaglia disperata. Era in giuoco l’intero futuro della Germania e dell’Europa. Gli alleati erano coscienti dell’importanza dell’occasione ma molti comandanti erano in apprensione davanti all’idea di dover affrontare ancora un volta “ l’orco” in persona. Né Schwarzemberg né Bernadotte attendevano con piacere questo evento e se non fosse stato per la ferma decisione di Blucher la possibilità di combattere Napoleone in deciso svantaggio sarebbe svanita. Nel pomeriggio del 14 appena Napoleone entrò in città da nord , udì il rombo dei cannoni proveniente da sud. Le truppe di Murat erano impegnate in una dura battaglia contro Wittgenstein e Klenau a Liebertwolkwitz.
Risultò infatti la più importante battaglia di cavalleria del 1813 con un risultato inconcludente e alla fine la fanteria francese respinse la cavalleria alleata in ricognizione. Il tutto confermò l’esattezza della valutazione di Napoleone nel pensare alla situazione che si sarebbe creata: un assalto alla città di Lipsia su vasta scala era imminente. Nonostante che Murat avesse mantenuto con successo il controllo della migliore posizione di battaglia dell’intera zona, il grosso dell’esercito francese era arrivato al momento opportuno.
A sera 177.000 uomini erano nelle vicinanze di Lipsia , altri 18.000 stavano arrivando da nord . Per affrontarli si stavano radunando a sud 203.000 uomini dell’armata di Boemia di Schwarzemberg; pochi chilometri a nord ovest Blucher conduceva 54.000 uomini dell’armata di Slesia; molti chilometri dietro di lui c’erano altri 85.000 uomini dell’armata del Nord presso Halle. Napoleone non conosceva la posizione di queste due ultime armate alleate ; era convinto dopo aver osservato i fuochi a sud di Lipsia che prussiani e svedesi fossero riusciti ad aggirare il fianco francese e ad unirsi con Schwarzemberg. In questo calcolo si era sbagliato; se avesse individuato in modo esatto la loro posizione la sua azione del giorno 16 avrebbe potuto essere diversa. Il campo di battaglia di Lipsia ricopre una vasta estensione di terreno; la città si trova alla confluenza di due fiumi e nel 1813 il terreno che li separava era paludoso e pieno di boschi.
 
La città vecchia e i sobborghi si trovavano ad est e a nord di questa area poco accessibile e l’unica strada che va verso occidente era costruita lungo un argine interrotto da diversi ponti di legno e di pietra. I quattro fiumi che si irradiano da Lipsia dividono la campagna circostante in quattro settori principali. Nell’area a sud della città si trova l’area paludosa. Ad ovest tra l’Elster e il Luppe ci sono due strade che da Lindenau vanno rispettivamente verso Merseburg e Weissenfels. In questo settore il terreno è inizialmente piatto ed aperto , ma 8 chilometri a sud della strada esso diventa da entrambi i lati della strada collinoso. Anche nel settore nord , situato tra l’Elster ed il Parthe, la campagna è piana ed aperta, con un buon numero di strade che vanno verso Helle, Duben e Eilenburg. La quarta e più importante area, destinata ad essere il teatro di quasi tutta la battaglia si trova tra il Parthe ed il Pleisse superiore. Essa è contrassegnata da una serie di basse colline che vanno da Lipsia a due zone montagnose Benché la natura collinosa e il gran numero di villaggi e casolari facesse della zona una posizione difensiva naturalmente forte, gran parte della campagna era aperta e quindi adatta ad una azione di cavalleria su vasta scala. Per quanto riguarda Lipsia, la città vecchia era circondata da un muro in cattive condizioni, ma le porte principali erano in buono stato di conservazione ed i francesi avevano iniziato a fortificare i sobborghi esterni. Un certo numero di opere di difesa erano state costruite anche intorno a Lindenau a difesa della strada rialzata che attraversava le paludi. Lipsia dava la possibilità a Napoleone di combattere per linee interne ; gli alleati dovevano avvicinarsi da un fronte esteso e le loro mosse erano ostacolate dal gran numero di ponti distrutti dai genieri francesi. Uno dei punti deboli dello schieramento francese si trovava ad occidente della confluenza dei fiumi; niente era stato fatto per costruire altri ponti tra Lipsia e Lindenau perché Napoleone pensava che la base operativa e la possibile linea di ritirata si trovassero a nord verso Torgau e Magdeburgo piuttosto che ad ovest del Reno. Questo risulta anche dal fatto che egli lasciò i parchi e i carriaggi del genio ad Elinburg cioè a nord-west della città. L’imperatore non voleva condurre una battaglia difensiva; aveva pensato ad un assalto massiccio contro la forza principale di Schwarzemberg ; unità francesi con 37.000 uomini avrebbero dovuto affrontare a fondo e frontalmente gli austro-russi, mentre il IX corpo e la cavalleria di Sebastiani ( circa 23.000 uomini) circondava l’ala destra.
Al momento giusto la guardia e il IX corpo di Augereau con 62.000 uomini sarebbero state spinte in avanti per dare il colpo di grazia . L’imperatore disponeva di 177.500 uomini e di 700 cannoni ai quali si doveva ancora aggiungere il VII corpo di Reynier con 14.000 uomini e una divisione con 4700 uomini. Per l’attacco principale dovevano essere ammassati più di 120.000 uomini. Il 15 fu occupato interamente per lo spiegamento delle truppe nelle posizioni assegnate. Anche gli alleati trascorsero il 15 nel progettare i piani di operazione. Si decise che Blucher avanzando dalla direzione di Halle avrebbe attaccato Lipsia da nord-ovest , mentre i 19.000 di Gyulai avrebbero attaccato Lindenau. Queste operazioni dovevano essere sussidiarie all’operazione principale che doveva sferrata nel settore meridionale . Barclay affidò l’intera direzione dell’attacco di 77.500 uomini al generale Wittgenstein. Questi però ordinò ai suoi uomini di spiegarsi prima dell’attacco su un fronte di circa dieci chilometri ; questo provocò un’elevata dispersione e si dovette rinunciare al contatto visivo tra le varie parti dell’esercito attaccante. L’aspra battaglia del 16 ebbe luogo in tre dei quattro settori che costituivano il fronte di Lipsia.
Vi furono grossi scontri nelle zone settentrionali e occidentali della città, così come nel campo di battaglia principale a sud; tali azioni sussidiarie compromisero gravemente il successo del piano di Napoleone di distruggere il nucleo principale dell’armata di Boemia. L’imperatore non si aspettava grandi combattimenti nel settore nord perché pensava che Blucher fosse vicino a Markranstadt e Bernadotte presso Merseburg. Con questa illusione alle sette del mattino Napoleone decise di richiamare le forti truppe di Marmont dalla posizione tra Lindenau e Redefeld ed ordinò al comandante di trasferire i suoi uomini in una posizione a metà strada tra Lipsia e Lieberwolwitz nel settore meridionale. Nonostante Marmont dubitasse della giustezza degli ordini del suo comandante alle 10 il VI corpo le posizioni preparate presso Lindenthal ed iniziò a marciare verso sud. Proprio in quel momento l’avanguardia di Blucher avanzò per prendere contatto con gli avamposti francesi e Marmont fermò le colonne le fece girare ed iniziò ad occupare in fretta una nuova posizione presso Mockern pronto a far fronte all’avanzata di Blucher.
Sapendo che Napoleone confidava in almeno uno dei corpi del settore settentrionale per assicurare il successo della manovra di aggiramento sul campo di battaglia a sud, il maresciallo Ney ordinò a Bertrand di abbandonare la posizione di Eutritsch e di guidare il IV corpo in quella direzione al posto di Marmont. Non appena Bertrand si fu mosso Gyulai sferrò un pesante attacco ai difensori di Lindenau e Plagwitz all’estremità ovest della strada rialzata. Nell’attacco iniziale gli alleati ottennero un notevole successo e il comandante Arrighi mandò un messaggio urgente a Ney per chiedere rinforzi. Nonostante l’impeto dell’attacco fosse diminuito Ney dette seguito alla richiesta ed inviò tutte le truppe di Bertrand sulla strada rialzata deviando di nuovo i rinforzi diretti a MacDonald. Questa mossa lasciò a disposizione di Ney solo il II corpo e egli prese la decisone che solo le restanti due divisioni delle truppe di Souham potevano partire per raggiungere MacDonald. Alle undici la battaglia intorno a Wachau durava da due ore e mezzo; Napoleone aveva raggiunto a cavallo il campo di battaglia poco dopo le nove. Anche a quell’ora il bombardamento era continuato per qualche tempo e i primi attacchi austriaci erano iniziati, ma lo spiegamento finale delle truppe era molto ritardato per via del tempo che durante le prime ore del mattino era freddo, umido e nebbioso. Quando la nebbia si diradò si videro quattro folte colonne nemiche muovere all’attacco; era chiaro che gli alleati erano decisi a prendere l’iniziativa da subito. Il corpo del generale Kleist avanzava vicino al fiume Pleisse per assaltare il villaggio di Markkleeberg ; alla destra di Kleist si trovava il principe Eugenio di Wurttemberg che attaccava Victor nelle vicinanze di Wachau; un poco più ad est marciava il russo Gorcakov. Nello stesso tempo all’estrema sinistra dell’attacco alleato le formazioni del generale Meerveldt attraversavano le paludi che separavano l’Elster dal Pleisse tentando di raggiungere le posizioni laterali francesi di Dolitz e Connewitz. Non vi erano ancora segni delle truppe di aggiramento di Klenau all’estrema destra. L’attacco alleato fu disordinato e frammentario; le varie formazioni vennero a contatto con i francesi alla spicciolata tra le otto e mezzo e le nove e mezzo del mattino con una confusione tale che si creò subito un notevole distacco tra Eugenio e Gorcakov. Sembrava il momento adatto per lanciare il contrattacco francese, ma le condizioni atmosferiche avverse ritardarono l’arrivo del corpo di MacDonald e della cavalleria di Sebastiani sulla sinistra francese e finché non arrivavano queste truppe l’intero piano di Napoleone non poteva essere messo in atto. L’imperatore fu pertanto costretto a combattere per le prime due ore una battaglia frontale. Tra le nove e le undici la battaglia nel settore di Wachau si trascinò con alterne vicende Il generale Meerveldt cercò di prendere il castello di Dolwitz ma fu bloccato dalle truppe di Poniatowski; Kleist cercò di prendere Markkleeberg ma fu inchiodato fino alle 10 dal fuoco dell’artiglieria francese.
 
Gorcakov cadde in un agguato preparato da Lauriston e venne respinto, con gravi perdite, dal fuoco dei cannoni francesi. Per sostenere il fronte Napoleone decise di fare avanzare le riserve : Augereau prese posizione in appoggio a Poniatowski, Oudinot vece avanzare le due divisioni della Giovane Guardia in aiuto a Victor e Mortier avanzò con il resto della Giovane Guardia dietro Lauriston. Ogni cannone disponibile fu portato al centro. Sul tardi la Vecchia Guardia e i tre corpi di cavalleria di Murat avanzarono in una posizione centrale di riserva. Alle undici era evidente che l’impeto dell’offensiva alleata nel settore meridionale stava diminuendo; l’attacco era fallito. L’alto comando alleato stava iniziando a riparare le falle nello schieramento di battaglia. Il lento Klenau fu spinto in azione e poco dopo le undici le sue truppe occuparono il monte Kolm indifeso e iniziarono a preparare l’attacco al lato est. Queste misure non ripristinarono l’iniziativa che si andava indebolendo a causa anche dell’avvicinarsi delle truppe di MacDonald che bloccò le mosse offensive di Klenau.
Era il momento per un contrattacco francese Negli altri settori del campo di battaglia , a nord, Marmont stava sfruttando una lunga sosta per occupare una nuova posizione presso Mockern. Blucher da parte sua era diventato più prudente ; sapendo che l’armata del Nord non sarebbe arrivata in suo aiuto prima delle 17 si avvicinò alle posizioni di Marmont con molta cautela e niente accadde fin dopo mezzogiorno, quando la divisione francese di Dombrowski si mosse verso ovest per posizionarsi sul fianco destro del IV corpo . Nonostante questa mossa fu solo alle due che Blucher lanciò il suo attacco. Nel settore di Lindenau l’attacco di Gyulai era iniziato verso le dieci e mezza; l’intervento del corpo di Bertrand si fece sentire e le truppe austriache furono respinte e prima di mezzogiorno la situazione era tornata a favore dei francesi . Una volta visto che l’impeto di Wittgenstein sul fronte di Wachau si era esaurito, Napoleone riprese i preparativi per il contrattacco. Ordinò al generale Drouot di ammassare nello spazio tra Victor e Lauriston 150 cannoni pronti a far saltare parte della linea alleata. Il piano di Napoleone era di avanzare lungo l’intero fronte, portando Augereau in linea tra Poniatowski e Victor, e Mortier tra Lauriston e MacDonald, mentre Oudinot restava in appoggio a Victor al centro. MacDonald doveva irrompere sul fianco degli alleati e creare una minaccia per le retrovie del loro centro. In questa azione Mac Donald doveva essere appoggiato dal III corpo di Souham . Poi la cavalleria francese ammassata sotto il comando di Murat, circa 12.000 uomini, preceduta da un forte bombardamento di Drouot sarebbe penetrata nel centro alleato incrinandolo per consentire poi alla fanteria di sfruttarla. A mezzogiorno i primi contrattacchi francesi erano in corso , Mac Donald scacciò Klenau dal monte Kolm, ma la cavalleria di Sebastiani fu impegnata a fondo dai corpi di cavalleria nemici presso Klein Possna. Inoltre non vi erano segni dei corpi d’appoggio che avrebbero dovuto giungere in aiuto di MacDonald. La pressione dell’attacco francese aumentava ovunque e metro dopo metro gli austriaci furono costretti a ritirarsi sulle posizioni di partenza. Napoleone scrisse un biglietto al re di Sassonia comunicandogli che tutto andava per il meglio ed era convinto che la battaglia fosse ormai quasi vinta. Alle due l’imperatore decise di sferrare il suo colpo maestro senza aspettare che l’azione di aggiramento di MacDonald fosse completata o che Marmont facesse la sua comparsa sul campo di battaglia. I cannoni di Drouot spararono senza sosta sulle formazioni di Kleist e di Eugenio e in prima linea attaccarono 10.000 cavalieri di Murat . Nello stesso tempo napoleone ordinò una avanzata generale frontale: Victor e Oudinot disposero i loro uomini in colonne d’attacco; Lauriston procedette nella direzione assegnata, Mortier sul bosco dell’Università, MacDonald avanzò su Sieffertshayn, mentre Poniatowski e Augereau avanzarono su Croben. La cavalleria francese della Guardia appoggiata da altri 10 squadroni avanzò a colpi di sciabola fin quasi a Croben tra le truppe di Kleist che si stavano disgregando prima di essere respinta dal tempestivo arrivo della cavalleria austriaca.
I cavalieri austriaci furono a loro volta decimati dal fuoco dei cannoni francesi e vennero respinti su Croben ; poi dopo le due e mezzo del pomeriggio ebbe luogo la celebre azione di cavalleria di quella giornata. Il primo corpo francese di cavalleria era fermo dietro le batterie di Drouot; Cogliendo quella che sembrava l’occasione per il suo fronte Doumere ordinò ai 18 squadroni della divisione corazzieri di caricare il fianco delle truppe di Eugenio. I corazzieri assalirono e fecero immediatamente breccia nella linea alleata ; due battaglioni scomparvero sotto il loro impeto, furono presi 26 cannoni e la cavalleria giunse alle spalle degli alleati e raggiunse il posto di comando dello zar Alessandro. Questo avrebbe potuto essere il momento decisivo della giornata, ma ne Murat ne Doumerc riuscirono ad inviare le truppe necessarie per sfruttare il successo de corazzieri.
Per conseguenza gli squadroni di scorta dello zar rinforzati da 13 altri squadroni di corazzieri russi contrattaccarono respingendo i corazzieri francesi. Alle tre e mezzo l’episodio era terminato e con esso la possibilità per i francesi di avere un reale successo. L’armata di Boemia era stata respinta a molta distanza , ma era ancora efficiente ed in grado di offrire un’ostinata resistenza. Alle quattro del pomeriggio i francesi erano in possesso di una linea che andava molto allungata e l’arrivo di altre riserve austriache al comando del generale Bianchi dette la possibilità agli alleati di attaccare Augereau e Victor e i francesi furono costretti ad indietreggiare verso Markkleeberg.. La destra francese si trovava in pericolo ma la situazione venne salvata dall’intervento di una divisione della Vecchia Guardia e seguita dalla formazione di testa del III corpo di Souham che apparve finalmente sul campo di battaglia. Bianchi fu costretto ad indietreggiare verso Markkleeberg; Meerveldt fu preso prigioniero a i suoi uomini costretti a ritirarsi al di la del Pleisse. La linea francese fu ristabilita e il calar delle tenebre pose fine alla battaglia di Wachau. I combattimenti di quella giornata non videro ne vincitori ne vinti. Se Napoleone fosse stato presente avrebbe sicuramente dato ordine di appoggiare la carica dei corazzieri; ma era stato distolto da un altro problema e cioè il rombo dei cannoni proveniente dal settore settentrionale . Egli partì subito a cavallo per vedere cosa succedeva a Marmont.
La battaglia di Mockern fu la più dura del giorno; il VI corpo era formato dia migliori soldati dell’esercito francese, veterani di tante battaglie e valorosi e occupavano gli avamposti del villaggio di Widderitzsch alla destra di Marmont. Poco dopo le due del pomeriggio Blucher mandò le truppe di Yorck contro i francesi a difesa di Mockern e quelle di Langeron contro Dombrowski, tenendo Sacken di riserva. Nonostante la furia degli assalti Blucher ottenne poco contro Marmont ma alla fine i valorosi polacchi dovettero cedere e ritirarsi verso il villaggio di Eutritzsch a causa della superiorità numerica del nemico. Ney in quel momento decise di richiamare due divisioni di Souham che allora si stavano facendo strada verso il villaggio di Wachau. Non appena Dombrowski si fu ritirato di fronte a Langeron il generale Delmas apparve sulla strada di Duben con i carriaggi; per fortuna Langeron fu tratto in inganno sulla forza del nuovo arrivato e si ritirò pensando che sul fianco stesse operando un intero corpo.Si accorse poi dell’inganno ma ormai Delmas aveva avuto il tempo di portare il grosso delle sue forze in salvo al di là del fiume, nonostante questo fosse costato l’abbandono di molti carriaggi.Sul fianco di Mockern Yorck sferrava attacchi a ripetizione contro il VI corpo. Le sorti della lotta oscillavano ; poco dopo le cinque Marmont riuscì a sconfiggere la divisione di testa prussiana ma il generale Normann e la cavalleria del Wurttemberg si rifiutarono di caricare impartito dal maresciallo e la possibilità di una vittoria sfumò.
Marmont tentò di sfruttare il successo con la sola fanteria , ma Yorck disperato lanciò la sua ultima riserva cioè la cavalleria e riuscì a fermare i francesi. Toccò allora al Vi corpo ripiegare in disordine e i prussiani occuparono Mockern. Yorck aveva vinto con la perdita però di 8000 uomini mentre Marmont ne perse 10.000.Il primo giorno della battaglia di Lipsia era terminato. Gli alleati avevano perso 30.000 uomini i francesi circa 25.000. Nonostante questo vantaggio francese in materia di perdite il primo giorno era finito in parità. Inoltre la situazione volgeva a favore degli alleati perché mentre Napoleone poteva contare solo sull’arrivo dei 14.000 uomini di Reynier per elevare le sue forze a 200.000 uomini e 900 cannoni, gli alleati aspettavano i 70.000 uomini di Bernadotte e altrettanti al comando di Bennigsen che avrebbero portato la loro forza complessiva a più di 300.000 uomini e 1500 cannoni. Napoleone era cosciente che le cose stavano mettendosi male per i francesi; la sera del 16 prese la giusta decisione di impartire ordini per una ritirata generale verso il Reno. Disse a Bertrand di lasciare Lindenau e di marciare ad ovest per proteggere il ponte sulla Saale; il suo posto sarebbe stato preso dalla divisioni della Giovane Guardia di Mortier.
Poi però Napoleone prese due decisioni sbagliate; la prima fu quella di rimandare fino al 18 l’inizio della ritirata, la seconda fu di liberare il generale Meerveldt prigioniero e inviarlo dall’imperatore d’Austria con una offerta di armistizio. Non ci fu nessuna risposta. Se Napoleone avesse deciso di ritirarsi il 17 avrebbe potuto salvare almeno 160.000 uomini e portarli al di là del Reno, ma la decisione di indugiare a Lipsia per un giorno ancora, lo condannò ad una grave sconfitta. Il 17 ottobre trascorse tranquillo; gli alleati erano pronti a ricominciare la battaglia, ma dato che Napoleone non faceva alcuna mossa offensiva decisero di attendere il giorno dopo quando i rinforzi sarebbero stati completi. L’alto comando alleato era impegnato nel completare il piano per il 18; esso prevedeva sei attacchi concentrici contro le posizioni francesi . Gli alleati erano certi di poter annientare Napoleone con una serie di pesanti colpi contro i settori del suo perimetro più lontani tra loro. Napoleone intanto aveva deciso di accorciare il suo fronte in preparazione della ritirata; lasciando una forte linea di avamposti a difesa del terreno occupato , alle due del mattino del 18 le truppe francesi dislocate a sud di Lipsia indietreggiarono di circa tre chilometri sotto una forte pioggia.
Il Q.G. dell’imperatore fu trasferito a Stotteritz e furono dati ordini per costruire a Lindenau altri ponti, anche se era troppo tardi per poterlo fare. Gli alleati erano lenti a riprendere contatto e durante la mattinata l’unico scontro durante la mattinata avvenne nel settore di Poniatowski dove, grazie all’ottimo comportamento delle truppe, la zona fu difesa .Nel settore occidentale Bertrand batté per la seconda volta le truppe di Gyulai e a metà mattinata il IV corpo procedeva come stabilito verso la Saale e i suoi ponti di vitale importanza. MacDonald e Sebastiani indietreggiarono abilmente per unirsi a Reynier e completare così il ridotto perimetro francese mentre le forze di Bennigsen avanzavano verso le loro posizioni. Durante il pomeriggio gli avvenimenti divennero incalzanti, si combatteva duramente a Lossing ma Poniatowski e Augereau riuscirono a non cedere terreno e Connewitz, mentre alla loro destra Victor e Lauriston respinsero Barclay. Nel settore orientale le truppe di Bennigsen fecero progressi contro MacDonald e Sebastiani scacciando i francesi da tre villaggi, ma i tentativi di prendere Stotteritz vennero respinti dopo una durissima lotta. Poco dopo Bennigsen e Bernadotte attaccarono Sebastiani e Reynier e presero due villaggi. Davanti alla possibilità del crollo di questo settore, Napoleone fece entrare in azione la Giovane Guardia e la Vecchia Guardia; Paunsdorf ritornò in mano francese, per essere evacuata poco dopo, quando Ney decise di ritirare la linea più indietro. La situazione sembrava migliorare ma alle quattro e mezzo del pomeriggio due brigate di Sassonia e una batteria d’artiglieria che facevano parte delle truppe di Reynier passarono agli alleati; questa diserzione creò un vuoto nella linea francese.Poco prima del tramonto Bernadotte e Bennigsen lanciarono un nuovo attacco riuscendo a scacciare Marmont dalle posizioni costringendo il IV corpo a ritirarsi nei sobborghi di Lipsia. Fu allora che Napoleone capì che la posizione di Lipsia non era più sostenibile; non era ancora una decisione definitiva ma gli alleati ora erano in forte vantaggio. Le riserve di munizioni francesi continuavano a calare in modo pericoloso e il numero dei morti cresceva. Ritornando a Lipsia Napoleone diede ordine per la ritirata. Durante il 18 quello che era rimasto dei convogli e parte della cavalleria aveva già oltrepassato la strada rialzata di Lindenau , ma ora fu deciso che la Vecchia Guardia , seguita dalle truppe della Nuova Guardia di Oudinot , il IV corpo di cavalleria, il IX e il II corpo d’armata e il II corpo di cavalleria si sarebbero ritirati in quell’ordine attraverso Lipsia coperti dal resto dell’esercito.
Alle prime ore del 19 i francesi cominciarono ad abbandonare il settore meridionale del perimetro e benché le notizie della ritirata fossero riportate ai generali alleati, non furono prese misure per comprendere meglio la situazione. La ritirata continuò senza interruzioni e 30.000 uomini furono assegnati alla retroguardia francese con l’ordine di tenere Lipsia finché il resto dell’esercito non si fosse messo al sicuro. Solo alle sette del mattino gli alleati iniziarono a cercare di capire cosa succedeva e a quell’ora la ritirata si stava svolgendo da quasi 5 ore. Tentativi di concludere un negoziato fecero guadagnare ai francesi un’altra tregua e la battaglia nei sobborghi iniziò solo dopo le dieci. Un ‘ora più tardi Napoleone la strada per Lindenau passando attraverso strade affollate e scene di crescente disordine. Oudinot e la retroguardia riuscirono con facilità ad impegnare gli alleati tenendoli lontani dalla strada. La ritirata continuava senza interruzioni e sembrava che Napoleone fosse sul punto di fornire un nuovo esempio combinato di ritirata e attraversamento di un fiume a breve distanza dal nemico. Napoleone però affidò la demolizione della strada ad un generale della Guardia poco fidato e questi ad un colonnello che sentendo sibilare i proiettili abbandonò la scena lasciando ad un semplice caporale il compito delle demolizioni. All’una e senza necessità questo caporale fece saltare il ponte nonostante fosse ancora pieno di soldati francesi . Questo errore mutò un’operazione di ritirata ben riuscita in un disastro perché la retroguardia fu intrappolata a Lipsia . Oudinot attraversò il fiume a nuoto ma Poniatowski durante lo stesso tentativo affogò appena due ore dopo essere stato nominato maresciallo. I soldati intrappolati fecero del loro meglio per continuare a resistere ma nel tardo pomeriggio i superstiti furono costretti ad arrendersi e con loro il maresciallo Lauriston e il generale Reynier. Terminò così la battaglia di Lipsia. In quattro giorni gli alleati persero 54.000 uomini, i francesi in combattimento circa 38.000 uomini ma durante il giorno 19 altri 30.000 caddero in mano alleata. Napoleone abbandonò 325 cannoni e quasi tutti i carriaggi e convogli di trasporto. Il risultato di questa battaglia fu la distruzione di ciò che era rimasto dell’impero francese ad est del Reno .
 

--------------------------------------
 
Ricordo ai lettori dei miei articoli, a cui rivolgo i più sentiti ringraziamenti, le mie pubblicazioni di storia del
periodo 1918/1946 che si trovano in vendita nelle librerie:

-- 8 settembre 1943 fine di un sogno di gloria. Editori dell'Acero, 2001
-- Dalla democrazia al regime 1919-1929 i primi anni del fascismo. Editori dell'Acero, 2003
-- Hitler e Stalin il tempo dell'amicizia e il tempo della guerra... Editori dell'Acero, 2004
-- Salò e l'Italia nella guerra civile. Edizioni Ibiskos, 2005
-- 25 luglio 1943 - La fine inconsapevole di un regime. Edizioni Ibiskos, 2007
-- Carri armati Tedeschi e Italiani 1939-1945 - edizioni Chillemi 2008

-- “L’Italia fascista 1933-1940 Gli anni del consenso e dello stato totalitario “ volume I - Ibiskos - Editrice Risolo, Empoli 2009 (questo volume riceverà l’11 aprile 2010 a Salò il premio della Giuria come vincitore di un concorso internazionale di Poesia e Narrativa “ Città di Salò”).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-- Prossima uscita ( Aprile 2010) L’ITALIA FASCISTA II volume IBISKOS Editrice Risolo - Empoli