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Scraelings
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Written by Pino Cossuto   

Uno dei grandi momenti dell'epopea vikinga è rappresentata dal fatto che costoro furono i primi europei a mettere piede sul continente americano.
Le saghe norrene (specialmente la Eiriks saga raudha: La saga di Erik il Rosso e la Saga dei Groenlandesi) riferiscono che l'America fu scoperta per caso, dato che durante un viaggio dalla Norvegia verso l'Islanda o la Groenlandia, la nave dove era Biarni, figlio di Herjolf, emigrato con Erik scoprì la nuova terra. Le fonti sono però discordanti, in quanto la Eiriks saga raudha afferma che a scendere a terra per primo fu Leif il Fortunato, figlio dello stesso Erik.

Sembra che dopo di allora i Vikinghi organizzarono dalle due alle quattro spedizioni dall'Europa verso la costa orientale del Nordamerica, nei luoghi chiamati Vinland (Terra del vino), Markland (Terra del legno) e Helluland (Terra delle pietre). Si presume che questi luoghi siano Terranova, il Labrador e nell'isola di Baffin, ancora più a nord ma, le uniche testimonianze certe di un insediamento scandinavo dell'età vikinga in America sono state trovate sulla punta settentrionale di Terranova, a l'Anse aux Meadows. Infatti in questa località sono state scoperti grandi edifici con mura di zolle erbose, come quelli dell'Islanda e della Groenlandia, ed un paio di oggetti vikinghi.



Tuttavia queste zone erano abitate da Pellerossa ed Esquimesi che i Vikinghi chiamavano Skraelings e che erano ostili agli scandinavi.
La lotta portata dagli autoctoni contro i Vikinghi ha fatto sì che i viaggi di costoro verso l'America non si tramutassero in insediamenti stabili e che la scoperta e la colonizzazione del Nuovo Mondo sia stata compiuta solo secoli dopo, grazie all'italiano Cristoforo Colombo.
Nella scenetta ho rappresentato appunto l'"incontro" tra gli Scandinavi e gli Scraelings, ipotizzando un attacco dei primi ad un villaggio dei secondi.

I soldatini sono Vikinghi Imex senza modifiche ed Indiani Italeri senza modifiche. Le capanne sono degli "Amichevoli Indiani" Imex.

Si ringrazia la Lucky Toys per aver fornito i soldatini.

Le foto sono di Irene Archilletti.

Bibliografia:
La bibliografia sull'argomento è vastissima, spesso anche fuorviante. Rimando quindi all'opera di una delle maggiori autorità sulla questione, tradotta praticamente in tutte le lingue occidentali:

Else Roesdahl, I Vichinghi, SEI, Torino, 1996