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Rigiochiamo le Guerre puniche col DBa
(5 voti)
Scritto da Sartori   

In questo articolo proveremo a fornire dei suggerimenti pratici per ricreare l'esercito romano e quello cartaginese per rigiocare le Guerre Puniche con il regolamento DBa

L'Esercito Romano
Naturalmente l'esercito romano non è rimasto immutato nel corso dei secoli. Il regolamento DBA 2.0, ad esempio prevede circa una decina di eserciti, da quello delle origini a quello "patriziano", esercito in prevalenza composto da barbari, "foederati" dell'Impero. Quello che a noi interessa è il "Polibiano" (così denominato perché descritto da Polibio). Lo stesso esercito può essere definito in altri regolamenti come "Camillano" (da Furio Camillo, autore intorno al 400 a C., di un'importante riforma militare) o più genericamente Repubblicano.
Il legionario tipo di questo periodo indossa una cotta di maglia o delle piastre di bronzo sopra la tunica (prevalentemente bianca, ma anche colori come giallo, verde, nero e rosso vanno bene), uno scudo ovale e il classico elmo Montefortino con pennacchi porpora e neri.

Questa la composizione nel DBA, dove ogni armata è costituita, lo ricordiamo, da 12 basette:
1x3Cv (Generale), 1x3Cv, 6x4Bd, 2x4Sp, 2x2Ps.
Il primo numero indica la quantità di basette di quel tipo, il secondo il numero di miniature che devono essere incollate sulla basetta.
In pratica l'esercito si compone di due basette di cavalleria (Cv), da tre cavalieri ciascuna. In una di queste deve essere rappresentato il comandante, magari con un porta stendardo. Ci sono poi 6 basette di legionari armati di pilum (classificati come Bd, ovvero "Blade", ci vanno 4 figure per basetta), 2 di legionari armati di lancia (Sp, "Spear") e due di fanti leggeri (Ps, "Psiloi", due soldatini per basetta).

A questo punto diventa fondamentale munirsi di un catalogo di un produttore di miniature che abbia realizzato i figurini per questo periodo e individuare, dalla sintetica descrizione dei pezzi, quello di cui abbiamo bisogno.
La cavalleria può essere romana, ma anche italica o al limite gallica o ispanica. I legionari in questo periodo si distinguevano in Hastati, Principes e Triarii. Da un punto di vista uniformologico non ci sono particolari differenze tra le prime due componenti, tanto che la maggior parte dei produttori tende a non distinguerle. In linea di massima si può mettere una prevalenza di fanti meglio protetti (cotta di maglia) a formare i Principes, che costituivano la seconda linea dello schieramento, ma che erano, almeno in origine, di un censo superiore. Il regolamento prevede tre basette di Hastati e tre di Principes.
L'armamento difensivo era uguale anche per i Triarii, i veterani (qui classificati come Sp), i quali erano però dotati di una lunga lancia al posto del pilum. In questo caso tutte le ditte tendono a distinguere questo soldato dagli altri legionari, per cui non sarà difficile identificarlo. Al limite se dal catalogo, molto probabilmente in inglese, leggiamo "Legionary pilum & shield" sappiamo che ci si riferisce ai Principes/Hastati, se troviamo "Legionary long spear & shield" evidentemente abbiamo davanti i Triarii.
Infine veniamo agli Psiloi (Ps) in questo caso i Velites, ovvero fanti armati di giavellotti che costituivano le truppe da schermaglia di supporto alla legione. Quasi tutti i cataloghi li individuano usando il loro nome, per cui non ci sono problemi di identificazione.

Limitandosi alla produzione in plastica, ricordiamo che nel catalogo Hat sono presenti tutte le figure necessarie: eccone alcune con l'indicazione del set di provenienza

8017 Princeps e Triarii
8018 Hastati e Velites
8021 Roman Cavalry



L'Esercito Cartaginese
L'esercito cartaginese è un po' più complicato da ricreare, per via della sua natura estremamente eterogenea. Nell'esercito cartaginese infatti confluiscono diverse componenti etniche e l'armata la si può ricreare attingendo a diversi range: galli, ispanici, numidi... Uno dei vantaggi di servirsi in un negozio o di procurarsi le miniature ad una convention è quella di poter scegliere pezzi anche da varie ditte, perché magari i Galli sono più belli in una determinata marca, mentre gli elefanti sono fatti meglio da un'altra casa. Se dovete fare un ordine invece è sicuramente meno dispendioso rivolgersi ad un unico produttore o ad un rivenditore che tiene entrambe le marche.

La lista Tardo Cartaginese (l'esercito di Annibale) del DBA è la seguente:
1x3Cv (generale), 1x2Lh, 3x4Sp, 1x3/4Ax, 3x3Wb or 2Ps, 1xEl or 3Cv, 1xEl or 2Lh, 1x2Ps.
Come si può vedere, a differenza dell'esercito romano, quello cartaginese presenta numerose opzioni. Si può infatti giocarlo con 1 o 2 o nessun elefante, con o senza le bande da guerra (Wb) ecc.
La cavalleria (Cv) è punica per quello che riguarda la basetta comando, l'altra può essere anche gallica, ispanica o campana. Tenendo conto che il romano può avere la stessa cavalleria e considerato che solitamente i soldatini di metallo sono venduti in buste da 8 fanti o 4 cavalieri (+ relativi cavalli) si potrà probabilmente risparmiare qualcosa o comunque eventuali avanzi troveranno sicuramente una collocazione qualora si decidesse di espandere gli eserciti. Non dimentichiamo che il DBA si può giocare anche con 36 basette (moltiplicando per 3 gli elementi descritti nell'army list).
La Lh è la cavalleria leggera numida (ma una basetta la si può fare anche con cavalleria leggera ispanica), mentre i 3 elementi classificati Sp rappresentano la fanteria pesante libica. Circa quest'ultima è facile trovare nei cataloghi anche una versione "pesante" del tipo "Heavy Lybian Spearmen".
Si tratta dei veterani di Annibale che, abbandonata la tradizionale corazza in lino pressato, adottarono, come bottino di guerra, la più resistente cotta di maglia romana. Nel nostro esercito potremmo fare un misto dei due tipi di miniature, ma il consiglio è quello di metterli in basette separate (una di un tipo e due di un altro) in quanto sia in Armati che nel DBM le due truppe vengono trattate in modo distinto. Come abbiamo detto in precedenza è sempre meglio lasciarci tutte le porte aperte.
Le bande da guerra (Wb) sono costituite da Galli o Celtiberi; trattandosi di truppe irregolari è meglio rappresentarle con la maggior varietà di colori e pose possibili.
Per gli elefanti è meglio stare sul tipo senza torretta. L'elefante cartaginese, di razza africana delle foreste, non arrivava ai 2 metri e mezzo e difficilmente avrebbe potuto portare una torretta in legno con un paio di uomini sopra, anche se ai fini estetici si può chiudere un occhio.
Gli Auxilia (Ax) sono ispanici, mente gli Psiloi (Ps) possono essere numidi (in prevalenza) o ispanici o anche balearici (in questo caso armati di fionda).

Anche in questo caso la Hat ci viene incontro:

8019 Hannibals Spanish inf.
8020 Hannibals Africans inf.
 
 
 
8024 Numidian Cavalry
8023 War Elephants


La colorazione e le fonti
Infine, procurati i pezzi, sarà necessario dipingerli. La via più facile è quella di affidarsi a chi dipinge per professione. I costi variano da 1,5 a 3 euro per pezzo. A dipingerseli si risparmia sicuramente, ma non dimenticatevi che i colori e i pennelli hanno anch'essi un costo.
Un consiglio è quello di usare i colori acrilici: non puzzano, sono pratici e rendono meglio.

Sulle guerre puniche sono stati scritti diversi libri, ma nel nostro caso è fondamentale avere in mano qualcosa di illustrato. Qui vanno ricordati due libri utili e di facile reperibilità da cui prendere ispirazione grazie alla presenza di tavole a colori. Si tratta di due pubblicazioni della Osprey: Armies of the Carthaginian Wars di Terence Wise (serie Men-at Arms, numero 121) e Cannae scritto da Mark Healy (serie Campaign, numero 36). I due testi sono in inglese, ma esiste anche una versione italiana della Del Prado.
Con illustrazioni al tratto c'è poi l'utilissimo libro Armies of the Macedonian and Punic Wars pubblicato dalla WRG e scritto da Duncan Head. L'indirizzo della WRG, che pubblica anche il regolamento DBA, è The Keep, Le Marchant Barracks, London Road, Devizes SN10 2ER, UK.

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- L'immagine di apertura è della Osprey
- Le immagini dei soldatini sono tratte dal sito della HaT (http://www.hat.com)