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Il Signore degli Anelli secondo la Nexus
(6 voti)
Scritto da Storti   

Negli ultimi anni si è particolarmente intensificata la produzione di giochi da tavolo di argomento militare (o consimile), arricchiti dalla presenza di centinaia di pedine, che sono poi veri e propri soldatini in scala 1:72 -o giù di lì…-.
Su questo argomento ho avuto modo di scrivere qualche tempo fa un articolo di carattere generale per il supplemento “Wargame and fantasy” al n° 5 di TuttoSoldatini. In questa sede desidero soffermarmi su uno degli ultimi giochi di questo tipo arrivati sul mercato: “La Guerra dell’Anello”, gioco da tavolo strategico per 2-4 giocatori, basato sull’opera “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien.
“La Guerra dell’Anello” è giunto sugli scaffali dei negozi nel corso del 2004; personalmente l’ho incontrato per la prima volta in quel di Crema, durante l’annuale manifestazione Dadi.Com del novembre scorso, mentre veniva “testato” da un nutrito gruppo di appassionati.
Alcune caratteristiche balzano subito all’occhio del collezionista e del giocatore, fin da un primo sguardo alla massiccia scatola: innanzitutto, il gioco risulta prodotto dalla società toscana Nexus, già nota ai soldatinofili per essere stata la protagonista della riscoperta degli stampi originali Atlantic e, più in generale, famosa nell’ambito ludico per il fatto di essere una specie di “fabbrica del divertimento”; il secondo elemento, di interesse strettamente soldatinesco, è dato dalla vistosa dicitura, riportata sulla box-art, con cui l’acquirente viene informato della presenza di ben 204 (!!) figure in plastica, da utilizzare come pedine.

La presenza di soldatini-pedine, come detto in precedenza, non costituisce di per sè una novità nel settore dei giochi in scatola. E’ tuttavia molto significativa questa scelta fatta dalla Nexus per un gioco dedicato all’epopea del Signore degli Anelli. Infatti, decidere di realizzare veri e propri soldatini-pedine significava in questo caso, in primo luogo, produrre figurini di ambientazione fantasy di indubbio valore simbolico (e dunque anche collezionistico), essendo legati all’opera letteraria più nota dell’universo del fantastico. Ma orientarsi verso la pedina-soldatino ha anche voluto dire fare il proprio ingresso ufficiale, da parte della Nexus, nel settore dell’1:72 in plastica con una produzione inedita. Va detto che la Nexus, subito dopo aver ristampato i primi set recuperati della vecchia Atlantic, aveva messo in commercio anche tre scatole di figurini e mezzi fantasy (o meglio di ambientazione spaziale fantascientifica), realizzati in due differenti scale, 28mm circa per i soldatini e 1:500 per le navicelle e i robot componibili, e prodotti in hard plastic. Peraltro, nel catalogo Atlantic-Nexus 2001/2002 la ditta toscana testualmente affermava: “Standing on the shoulder of giants, Nexus is also distributing and creating new, exciting figures to expand and complement the original Atlantic range. In this catalog you will find the first three releases in a series of original products, which will, in the future, range from science fiction to fantasy to military history. Perfect for gamers, collectors or diorama builders, these excellent kits have the same quality you can expect in our Atlantic products”. Sul successivo catalogo 2003/2004 veniva riportata solo la prima frase di quel branetto. Il senso comunque non mutava, anzi veniva rafforzato dal fatto che questa volta il catalogo riportava due firme: la Nexus come ditta produttrice dei set e la Italeri come suo distributore ufficiale. I “giants” forse cominciavano ad avere un nome...

 


Ciò sembra ulteriormente confermato dal fatto che il nuovo gioco sul Signore degli Anelli è esso stesso frutta di una cooperazione produttivo-distributiva.
I protagonisti dell’operazione sono infatti i seguenti: Nexus Editrice srl (produzione, nelle persone di Roberto Di Meglio e Fabrizio Rolla), Sophisticated Games ltd. (detentore del copyright insieme alla Nexus), The Soul Zaentz Company, dba Tolkien Enterprises (detentori dei marchi registrati relativi ai contenuti letterari del gioco); il gioco è stato prodotto presso Ludwig Scheer Gmbh e Dice & Games ltd., le figure in plastica sono made in China.
La filosofia Nexus, molto attenta a dare il dovuto riconoscimento a chiunque partecipi ad un’operazione ludica, si ritrova in pieno nel lungo elenco di credits riportato sulla quarta di copertina del manuale, da cui sono del resto tratti anche i dati precedenti. Veniamo così a sapere che la progettazione del gioco è di Roberto Di Meglio, Marco Maggi e Francesco Nepitello; le illustrazioni sono di John Howe, al quale si deve inoltre la progettazione delle sculture, insieme a Matteo Macchi; le sculture vere e proprie sono invece una realizzazione di Bob Naismith.
Può darsi che questa per il lettore sia solo un’elencazione noiosa di loghi e nomi propri. In verità non è affatto così, e noi soldatinofili amanti della plastica 1:72 lo sappiamo bene. Quante volte ci siamo infatti domandati chi fossero quegli artisti misteriosi capaci di ideare splendide pose? e quante altre volte abbiano constatato la presenza di illustrazioni di qualità sulle scatole dei soldatini, senza che ad esse venisse tuttavia fatto alcun esplicito cenno nei “titoli di coda” della scatola stessa? Io trovo che la scelta della Nexus di abbinare al gioco dei veri e propri soldatini sia stata un colpo di genio; ma trovo anche altrettanto intelligente aver deciso di fare nomi e cognomi di tutti coloro che stanno dietro a questo prodotto e, dunque, a questi figurini in plastica 1:72. Chissà mai che un giorno non lontano anche le ditte tradizionali decidano di fare altrettanto...

pedine dell'Alleanza dei Popoli Liberi


Torniamo ora al contenuto de “La Guerra dell’Anello”, e più specificamente alle pedine-soldatino.
I figurini sono realizzati in una plastica abbastanza morbida. Dotati di basi piuttosto massicce e tonde -o tondeggianti-, essi sono stampati in quattro differenti colori: grigio, azzurro, rosso e argento. Del primo gruppo fanno parte i soldatini con funzioni di leadership, ovverosia i comandanti delle cinque nazioni dei Popoli Liberi (Elfi, Il Nord, Gondor, Rohan e Nani) e i comandanti degli Eserciti dell’Ombra, e cioè i temibili Nazgul. Le pedine azzurre raffigurano le truppe regolari e d’élite dei Popoli Liberi, mentre quelle rosse rappresentano le analoghe forze degli Eserciti dell’Ombra (Sauron, Sudroni ed Esterling, Isengard). I soldatini stampati in plastica color argento comprendono infine tutti i personaggi principali della saga: i Compagni, ovvero Boromir, Legolas, Grampasso (Aragorn), Gandalf, Gimli, la Compagnia dell’Anello (un pezzo unico comprendente due omini raffiguranti Frodo e Sam), Meriadoc e Peregrino; sull’altra sponda, i Servitori, ossia Bocca di Sauron, Il Re Stregone e Saruman.
I soldatini si caratterizzano per alcuni aspetti peculiari, in parte tipici del settore specifico delle pedine-soldatino presenti nei giochi in scatola di ambito bellico. Oltre alle già citate basi massicce, tutti gli uomini a cavallo -o a dorso di lupo come nel caso delle truppe scelte isengardesi- sono di dimensioni leggermente ridotte rispetto ai fanti; inoltre cavaliere e animale sono stampati in un pezzo unico; i comandanti dei Popoli Liberi sono rappresentati da figurini riprodotti in posa identica rispetto alle rispettive truppe d’élite, con le sole varianti del colore (grigio invece dell’azzurro di base) e dell’arma che, nel caso dei comandanti, è rimpiazzata da una bandiera (stessa tecnica già utilizzata per le pedine-alfiere di “Battle Cry”); le truppe d’élite di Sauron e dei Sudroni ed Esterling sono rispettivamente raffigurate da un gigante e da un elefante da guerra; i Nazgul sono mostri alati montati da soldati con spada, il tutto stampato in scala ulteriormente ridotta per evidenti ragioni di spazio e giocabilità.
Fatti i conti sono circa 140 le miniature perfettamente compatibili con l’1:72; per le altre bisogna essere un po’ più elastici! In ogni caso va detto che i soldatini sono stampati bene e con ottimi dettagli, sono piacevoli al tatto e ben proporzionati in relazione alla grossa mappa di gioco, raffigurante le terre coinvolte nella Guerra dell’Anello, nonché una serie di tabelle e schemi utili per lo scontro. All’interno della confezione, oltre ai citati soldatini, si trovano svariati materiali di gioco, fra cui carte, segnalini e dadi. Il regolamento è proposto in due formati: base, per iniziare a giocare familiarizzando con le regole principali; completo, per utilizzare tutte le possibilità di interazione fra eserciti e personaggi (dotati, come si immaginerà facilmente, di poteri particolari, specie in fase di combattimento).

 

 

Personalmente ho avuto modo di giocare due partite con il regolamento base e posso affermare che “La Guerra dell’Anello” è un risiko sui generis molto divertente e anche avvincente, dato che riesce ad integrare diversi elementi in un intreccio ben riuscito. Immagino che l’uso delle regole avanzate renda il gioco ancor più articolato e completo (tempo permettendo una partita riuscirò prima o poi a farla!). Dal punto di vista collezionistico rappresenta un oggetto indubbiamente originale e, per quel che mi riguarda, immancabile; come detto in precedenza, infatti, il prodotto della Nexus si caratterizza per la compresenza di svariati elementi d’importanza, a cominciare dal fatto che contiene i primi veri e propri soldatini in plastica 1:72 inediti partoriti dalla ditta toscana. Wargamisticamente parlando, i figurini possono essere utili per giocare battaglie fantasy, magari insieme ai tanti medioevali ormai disponibili sul mercato, a certi set di epoche ancora più antiche come vichinghi e carolingi e, perchè no, anche con le miniature antico-fantasy tratte dal gioco “Age of Mythology” della Eagle Games e ai draghi Zvezda della linea “Ring of Rule” (accostamento già parzialmente suggerito dal sito Toy Soldier HeadQuarter). In ogni caso, per chi deciderà di acquistare questo gioco, buon divertimento!