Fante piemontese 1859 |
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Da appassionato del periodo risorgimentale ho sempre desiderato di poter raffigurare in 20mm i protagonisti delle nostre guerre per l'indipendenza, ma la mancanza di soldatini pronti in scala 1/72 ha rappresentato un ostacolo non secondario al progetto. Certo non sarebbe stato difficile modificare qualche figurino esistente per adattarlo alle necessità, ma la pigrizia ha sempre avuto il sopravvento... Finalmente l'annuncio che la Lucky Toys avrebbe realizzato una scatola sull'esercito risorgimentale piemontese ha rappresentato l'inizio di una attesa spasmodica: il progetto sarebbe andato in porto? E soprattutto -visti gli "incidenti di percorso" che hanno caratterizzato alcune produzioni della ditta italiana- il risultato sarebe stato all'altezza?
Le pose molto dinamiche di questi soldatini hanno costretto a realizzarne alcuni con parti separate, ho voluto pertanto scegliere uno di questi sia per l'atteggiamento particolarmente realistico, sia per sperimentare la difficoltà nell'assemblare il braccio ed il fucile separati. Il caso ha voluto che uno tra i figurini più "complessi" avesse una posa molto simile a quella di un acquerello di Quinto Cenni che raffigura un soldato della Brigata Acqui (8° Rgt. di Fanteria) presente alla battaglia di Solferino: ecco il mio uomo!
Dal confronto con l'immagine del Cenni è possibile subito notare che ci sono degli errori nella scultura: alcuni di questi riguardano elementi trascurabili in scala 1/72, ma altri sono piuttosto importanti; pertanto la prima cosa che ho dovuto fare è stato di eliminare alcune parti con un bisturi affilato e realizzarne altre con dello stucco epossidico (ho adoperato e consiglio vivamente l'ottimo "Epoxy Putty - Quick Type" della Tamiya).
Nelle immagini sono visibili in verde le parti aggiunte con lo stucco, ma per maggior precisione vi elenco dall'alto verso il basso gli interventi che ho effettuato sul pezzo originale: 1. Ho rialzato leggermente lo shakot dandogli una forma maggiormente a tronco di cono, ingrandendo appena la nappina e spianando quello che sembrava essere un fregio sulla parte anteriore: l'aspetto era infatti errato ma -soprattutto- era mia intenzione raffigurare lo shakot rivestito dalla incerata protettiva tipica della tenuta di campagna. Già che c'ero ho anche evidenziato leggermente la visiera ed ho aggiunto baffi e pizzetto per farlo rassomigliare di più al personaggio dell'acquarello. Con queste piccole modifiche il nostro figurino è più somigliante ad uno dei fanti che presero parte alle battaglie di San Martino e Solferino il 24 Giugno del 1859 ed è pronto per la pittura (ammetto che questa non rappresenta lo "stato dell'arte" ma avevo fretta di terminare!).
Certo gli interventi con lo stucco hanno alquanto ottimizzato la figura, ma è certo che il risultato non sarebbe stato altrettanto buono senza questo bellisimo figurino reso disponibile dalla Lucky Toys... |