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Dall'idea alla plastica: realizziamo il set ideale - II
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Scritto da - Webmaster   

 

In questa seconda parte dell'articolo ci occuperemo della realizzazione vera e propria dei soldatini, dalla scultura alla realizzazione degli stampi (se mai si arriverà a questa fase!).
Tutto quanto attiene alla scelta del range, del set e delle singole pose è trattato nella prima parte

LA SCULTURA

 

20 Giugno 2006

Anche per la scultura dei figurini potremmo sembrare troppo frettolosi, in realtà molto del lavoro da fare in questa prima fase è indipendente dal soggetto che andremo a raffigurare in seguito...
Il primo passo è creare delle "statuine" ben proporzionate e con le pose approssimative che dovremo adoperare: da queste realizzeremo degli stampi casalinghi che -anche se approssimativi- ci consentirano di avere un buon numero di "pre-master" sui quali si applicheranno i dettagli. In pratica un lavoro di base, non strettamente indispensabile in quanto si potrebbero scolpire anche i master definitivi, che ci consentirà di risparmiare tempo in seguito.
Tali figurini, infatti, potranno essere la base per qualsiasi soggetto e per ottenere rapidamente delle varianti di pose.

Il primo passo è costituito da uno scheletro di filo di ferro, sufficientemente sottile e flessibile, che ci fornirà le proporzioni ideali del figurino. Per queste mi sono basato sui fanti USA della Revell che hanno delle dimensioni medie (compatibili anche con la maggior parte degli Esci/Italeri).
Le pose con cui ho iniziato sono quelle sparanti in piedi ed in ginocchio, come ben visibile nelle foto seguenti.



Gli scheletri sono realizzati in tre parti, gambe, tronco e braccia di dimensioni il più possibile simili agli originali, attorcigliate e fissate con colla epossidica bicomponente. Le estremità sono più lunghe del necessario per consentire di maneggiare meglio il pezzo durante la successiva fase che consisterà nella applicazione dello stucco per aumentare i volumi.
La curvatura degli arti non corrisponde esattamente al figurino in plastica: è necessario realizzare uno scheletro che possa facilmente essere riprodotto con uno stampo; eventuali aggiustamenti alla posa saranno effettuati sulla copia in lega di piombo che rappresenterà la vera e propria base da vestire.

21 Giugno 2006

Lo scheletro della figura in piedi è stato rivestito con dello stucco. Visto che si tratta di una rappresentazione ancora grezza e priva di dettagli ho adoperato un comune stucco epossidico bicomponente reperibile in qualsiasi negozio di fai-da-te (per intenderci sono quelli venduti per riparare le tubature, piccole crepe di mattonelle o vasche da bagno, etc...).


i due tipi di stucco adoperati



In seguito verrà adoperato lo stucco giallo-verde ("green-stuff") tipo quello commercializzato dalla Wargames-Workshop, più adatto a lavori di fino: questo bianco ha il vantaggio di indurire molto rapidamente e di poter essere poi lavorato con sgorbiette e taglierini, o scartavetrato. Nelle immagini in basso si vede la prima armatura con stucco bianco e l'altra rivestita con stucco verde.



Questi pezzi sono necessariamente più smilzi rispetto a quelli finali, in quanto dovranno essere rivestiti e dettagliati (la testa del secondo, ad esempio, è solo una pallina), ma nel contempo non devono essere troppo fini per facilitare la creazione della replica in piombo senza attrezzature professionali. Una volta riprodotti in piombo saranno la base per la successiva "vestizione": tecnicamente queste figure in metallo vengono definite"dolly" ("bambolina").

23 Giugno 2006

Per ora si procede abbastanza speditamente: siamo alla realizzazione del primo stampo casalingo necessario a creare le dollies. Per questo stampo ho adoperato una speciale gomma siliconica definita "calco rapida": a differenza di quelle comunemente adoperate non è un liquido da colare, ma una pasta chiara e piuttosto densa che, unita al catalizzatore (una specie di gelatina rossa, tipo un dentifricio...), indurisce nel giro di pochissimi minuti (5-10) accelerando molto i tempi. lo svantaggio è che non è adatta per le riproduzioni in lega di metallo a basso punto di fusione, ma per sfornare i pochi pezzi che ci servono va più che bene!.
Si prepara un recipiente delle dimensioni necessarie (in questo caso ho realizzato una scatolina con i mattoncini Lego, molto pratici per questo tipo di lavoro), si prepara l'impasto e si pone nella forma; dopodichè si hanno pochi minuti (in base a quanto "dentifricio" è stato usato) per inserirvi il modello.



Nell'immagine di sinistra si vede il panetto di silicone pronto per ricevere il pezzo ed in quella di destra il soldatino inserito per metà nella forma. Sono ben visibili, in verde, le forme in plastilina che serviranno a creare i canali per introdurre il metallo fuso e far uscire l'aria dallo stampo. I fori rotondi servono da registro per allineare le due metà dello stampo.
Una volta asciugata la prima metà, si cosparge il tutto con olio minerale, vasellina o, come in questo caso... l'avanzo di una crema di bellezza della moglie, e si sovrappone l'altra porzione di gomma.

24 Giugno 2006

Lo stampo è pronto; non resta che munirci di un pò di lega metallica: se ne trovano di pronte in barretta nei migliori negozi di modellismo, ma per i nostri scopi va bene anche quella per saldature a fiamma o una miscela casalinga di piombo (tipo quello per i pesi da pesca o dei sigilli, o anche i contrappesi per l'equilibratura delle ruote delle automobili!) e stagno (più difficile da reperire da quando la "stagnola" che ricopriva i tappi delle migliori bottiglie di vino è stata sostituita dalla plastica!).
Se proprio non si ha idea delle proporzioni tra i metalli (ma in rete si trovano tante informazioni) è anche possibile "sacrificare" qualche soldatino di piombo, ottenendo dell'ottima lega...
Non resta che mettere tutto in un crogiuolo e passare sulla fiamma di cucina.

ATTENZIONE: manovrare con queste leghe è pericoloso per la tossicità e le alte temperature in gioco, quindi vi sconsiglio vivamente di improvvisare e di informarvi bene se volete provare a fare questi giochini in casa! Le informazioni che vi do in questo articolo non vogliono essere una incitazione a far da sè...
In ogni caso ricordate di operare in ambienti molto arieggiati, di adoperare pinze, guanti e protezioni per gli occhi e di tenere lontano i bambini.

Bene, ora che siete diffidati possiamo procedere: spolveriamo la parte interna dello stampo con del talco, chiudiamo le due metà tra due tavolette di legno, serrando con un morsetto o degli elastici robusti, e versiamo il metallo appena fuso... suspance!
Ed ecco il risultato: nella immagine sotto le due metà dello stampo, il pezzo originale, due copie in metallo appena sfornate, ed una dopo la pulizia dei canali di fusione e delle sbavature.



Ora che abbiamo dei pezzi malleabili, possiamo dare una ritoccatina alle pose ed iniziare il lavoro vero e proprio...

30 Giugno 2006

E' quasi certo che il primo set raffigurerà la fanteria italiana in Africa nel 1895, quindi ci procuriamo un pò di documentazione e scegliamo da dove iniziare.
Il testo di riferimento è "Le Guerre Coloniali Italiane 1885-1900" della EMI, illustrato da R. Ruggeri, da cui è tratta questa immagine di un Cacciatore d'Africa che ci servirà da guida.





Siccome siamo alle prime armi iniziamo da una posa piuttosto semplice e statica di un cacciatore che prende la cartuccia dalla giberna per ricaricare il fucile (l'arma è un abbozzo provvisiorio, utile per realizzare la figura). Ed ecco il risultato di un primo pomeriggio di "stuccate"; al centro ben visibile il dettaglio delle gambe, con le pieghe dei pantaloni, mentre sono appena identificabili (anche a causa della lucidità del materiale) le ghette:

 

3 Luglio 2006

Ho continuato ad aggiungere dettagli: nella terza foto in alto si nota (appena) la mano con le dita infilate nella cartucciera di destra.
Inoltre ho iniziato a lavorare su testa e casco; questa viene modellata separatamente per provare poi a riprodurla con uno stampo: il lavoro da fare è davvero difficile e se possibile eviterei di ripeterlo per ogni figurino!!
Ci sono ancora diversi particolari da rifinire (quando il primo strato sarà ben asciugato), ma il risultato mi sembra decente considerando che l'originale è grande 5x5mm!

 

9 Luglio 2006



Per aggiungere i dettagli più fini ho acquistato lo stucco "Andrea Sculpt", meno elastico e appiccicoso del GW, ma ha il vantaggio di poter essere facilmente diluito e steso a pennello quando è fresco e di poter essere lavorato con sgorbiette e carta vetrata quando secco: nell'imagine di sopra vedete il risultato; ancora una lisciatina e sarà pronta. Vi sembra un pò grossolana? Tenete presente che l'originale è quasi cinque volte più piccolo dell'immagine!.
Parallelamente ai dettagli della testa, è necessario procedere alla realizzazione del fucile che -in quanto uguale per tutti i fanti- sarà riprodotto con uno stampo. Il modello è il Vetterli 1870/87 visibile in basso



Questa immagine, opportunamente scalata, ci servità da guida per la realizzazione del modello lungo 18mm. In questa fase è preferibile l'Andrea Sculpt che, asciugando, rimane più rigido e può essere carteggiato.
Il primo passo consiste nel rivestire un sottile filo metallico (in questo caso una corda di chitarra elettrica) con lo stucco, dandogli la forma approssimativa del fucile: una volta asciutto si rifilano i bordi per raggiungere le misure corrette e dargli il profilo giusto; poi si passa ai dettagli, tenendoli un pò sovradimensionati in quanto i pezzi in metallo escono dallo stampo un pò rimpiccioliti.
Ecco i tre passaggi principali; il pezzo finale necessita ancora qualche piccola rifinitura, ma grosso modo ci siamo: non sarà perfetto, ma al momento credo che sia l'unico Vetterli in scala 1/72 esistente... quindi accontentiamoci!

 

16 Agosto 2006

Dopo la pausa estiva ho ripreso in mano il progetto. Riguardando il lavoro fatto ho trovato poco soddisfacente il livello di dettaglio della testa ed ho pensato di cambiare approccio: in fondo si tratta di uno degli elementi più importanti del soldatino ed una testa ben realizzata distoglie l'attenzione da tutti gli altri difetti!
Meglio provare senza casco, scolpendo una testa più generica e adoperabile in futuro, ritoccando leggermente i dettagli ed aggiungendo di volta in volta il coprcapo appropriato; ed ecco il risultato:



Evitando il casco (che tra l'altro era troppo piccolo!) si riesce a lavorare meglio nella zona delle orbite e del naso: mi sembra decisamente migliore di quella precedente...

11 Gennaio 2007

Un breve resoconto sull'avanzamento dei lavori: la testa ed il fucile sono stati riprodotti in metallo, ed a giorni dovrei avere le prime copie...
Nel frattempo sono andato avanti con la scultura di altre due pose:



A questi due figurini mancano solo le scarpe e poi saranno pronti per lo stampo. Ai masters in metallo saranno aggiunte le braccia, le testa ed il fucile in metallo, e naturalmente... i vestiti!

7 Febbraio 2007

Sono arrivati i fucili e le teste in metallo (ringrazio a questo proposito Cosimo Auricchio de Lo Hobbi.t.Studio per i preziosi consigli e per l'aiuto). Il lavoro può proseguire: ecco l'elmetto dei Cacciatori d'Africa ed una testa di Ascaro con Fez...



...e gli accessori; da sinistra a destra: baionetta nel suo fodero, borraccia, tascapane e -naturalmente- il fucile (ricordate che gli originali sono mooolto più piccoli!).



Mancano solo le cartucciere e poi tutto è pronto per "vestire" il primo manichino!

Per ora ci fermiamo quì e vi do appuntamento sul forum per consigli ed approfondimenti.